Dzeko torna finalmente al gol, segna e smista, festeggia col ciuccio in bocca e ispira la rete della sicurezza di Salah nella partita dalla quale la Roma si congeda viva e pimpante, dopo averla iniziata da smorta e senza idee. Il match si è aperto nel secondo tempo per merito sia del Carpi, che ha reagito allo svantaggio, che della Roma. Poi ha vinto la squadra più dotata e anche più tosta, scrive Enrico Sisti su "Repubblica".
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La cura Spalletti va. Dzeko riscopre il gol, la Roma il terzo posto
Dopo il pareggio di Lasagna, qualcosa scatta: la Roma trova a destra, con Salah, gli accordi più armoniosi. In due minuti l’egiziano cambia sapore alla serata: Dzeko al 39’ e Salah al 40’ fanno arrossire la difesa emiliana
La musica di Trigoria non è più monotona. Ma neppure stavolta è andato tutto liscio. Il primo assaggio di terzo posto era durato appena trecento secondi, cinque illusori minuti. A spingere la Roma avanti ci aveva pensato Digne con una randellata da 30 metri. Però la Roma che traballa, sbaglia e si fa accecare alla paura. Rüdiger giudica così male un pallone che Mbakogu non può che ringraziare e darlo a Lasagna appena entrato. Rispunta la vecchia Roma che si pensava sparita.
Poi la svolta. Qualcosa scatta. La Roma trova a destra, con Salah, gli accordi più armoniosi. In due minuti l’egiziano cambia sapore alla serata: Dzeko al 39’ e Salah al 40’ fanno arrossire la difesa emiliana.
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