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Kolarov: “A maggio non saremo pronti”

LaPresse

Il terzino serbo: "La società ci ha dato la cyclette e ci fa la spesa, ma in casa non ci si allena bene"

Redazione

Più realista del re, Kolarov differenzia la sua voce rispetto alle tante che, come riporta Francesca Ferrazza su La Repubblica, in questo momento di emergenza si ascoltano nel mondo del pallone. "Il calcio non è una priorità in questo momento. - dice il terzino serbo - E francamente non so come si possa ricominciare a maggio e finire entro il 30 giugno. Vorrei scendere in campo prima possibile, ma dobbiamo ragionare ed essere realisti. Non è un problema di giocare 17 o 18 partite in due mesi. Fisicamente lo sopporteremo, ma vista la situazione in Italia non so come possa succedere. In Cina, hanno messo le cose sotto controllo per quattro mesi e il loro regime è molto più rigoroso che in qualsiasi altra parte d'Europa".

Kolarov spiega poi alla tv serba come sta vivendo questi giorni di isolamento: "Cinque giorni fa ogni giocatore ha ricevuto un programma. Ci hanno portato le cyclette e alcune cose da mangiare, in modo da non dover uscire. Non credo torneremo ad allenarci presto. Grazie a Dio nessuno della Roma ha il virus ma, se iniziassimo a vederci probabilmente accadrebbe. Posso correre nel giardino, ma è molto difficile mantenere la forma fisica richiesta per il calcio. Alcuni giocatori vivono in appartamenti e non hanno le condizioni per allenarsi".