rassegna stampa roma

Keita al suo primo derby: “Entriamo in Europa dalla porta principale”

C'è la sensazione che per il centrocampista maliano possa davvero essere il suo primo e ultimo derby

Redazione

E' il suo primo derby romano. E molto probabilmente anche l'ultimo. Seydou Keita è abituato a ben altre emozioni rispetto a quelle che una stracittadina utile per il secondo posto in classifica può regalare, lui che con il Barcellona ha vinto tutto e ha personalità da vendere. Il centrocampista nella gara d'andata non c'era, assente, insieme a Gervinho, per colpa della coppa d'Africa. Si ritrova così a esordire contro la Lazio, nella sfida più sentita della capitale, a una giornata dalla fine del campionato. E la sensazione è che possa davvero essere il suo primo e ultimo derby.

Anche se in un'intervista a un quotidiano spagnolo (Mundo Deportivo) lascia pensare il contrario. "Spero davvero di giocare perché voglio a tutti i costi il secondo posto. Voglio disputare la Champions e se potremo evitare i preliminari, sarà molto meglio".

In attesa di capire quindi quale sarà il suo futuro, Keita darà una mano a questa Roma a entrare in Europa dalla porta principale, schierato, almeno questo sembra, titolare insieme a De Rossi e Nainggolan. Sta meglio, il maliano, ha superato il problema al ginocchio e sulla sua esperienza mista a freddezza sembra intenzionato a voler puntare Garcia. D'altra parte Totti e De Rossi, due veterani di queste sfide cittadine, talmente tanto da averne disputate, sommate insieme, ben 65, ancora soffrono l'ansia dell'attesa e dell'impatto in campo, loro che sono romani e bandiere giallorosse alle quali i tifosi anche questa volta si aggrappano.

Garcia, che fu scelto come allenatore proprio dopo un derby finito male, quello della finale di coppa Italia di due anni fa, è consapevole dell'importanza della gara per la città e per le conseguenze che un risultato negativo potrebbe avere nei rapporti tra spogliatoio e ambiente. Per questo sta in questi giorni puntando sulla tranquillità, cercando di non caricare di troppa tensione di giocatori, convinto che avere la testa più leggera servirà per alleggerire anche le gambe. La squadra è rimasta ieri sera a dormire a Trigoria e oggi andrà in ritiro in un albergo di Villa Borghese, nel cuore della città e vicino allo stadio. Un modo già utilizzato alla vigilia delle gare di coppa per evitare il traffico di un giorno feriale, uscendo dalla routine prepartita.