Il momento della verità. Perché battere le big per la Roma degli ultimi anni era diventata una missione ai limiti dell’impossibile, scrive Francesca Ferrazza su La Repubblica. Con Fonseca i giallorossi hanno infatti collezionato una desolante statistica: in 23 gare di campionato negli scontri con le dirette concorrenti (Juve, Milan, Napoli, Atalanta, Lazio, Inter), Dzeko e compagni erano riusciti a strappare solamente 4 punti su 33 a disposizione. Davvero troppo poco per una squadra che ambiva a tornare in zona Champions. Mourinho ha etichettato la Lazio come “Una piccola che ha fatto la partita della vita”, bollando la sconfitta nel derby come una specie di incidente di percorso che i suoi non hanno saputo gestire. Adesso arriva però la prova della verità, per il portoghese, un mini ciclo di gare con le grandi del campionato, per capire se la sua Roma stia riuscendo a cambiare davvero testa, invertendo la tendenza negativa degli ultimi anni. La Juventus, subito, domenica sera, alla ripresa del campionato, poi il Napoli, in casa, prima del Cagliari, trasferta che capita incidentalmente, una settimana prima l’arrivo all’Olimpico del Milan. Con la Conference League da gestire, soprattutto perché prevede il pesante viaggio al Circolo Polare Artico, contro il Bodo, viaggio infilato tra le sfide con Juve e Napoli. Una bella sfida per Mourinho, che sta lavorando molto sulla testa dei calciatori e proverà a cancellare le paure legate al recente passato. Oggi la Roma sarà il primo club del post Covid ad aprire la campagna abbonamenti. Si partirà dai tesserati della stagione 2019/20, con diritto di prelazione. L’ampliamento al 75% della capienza dell’Olimpico ha spinto verso la riapertura degli abbonamenti, con la prospettiva nei prossimi mesi di tornare al 100%.
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La Repubblica
In tour con i grandi: dalla Juve al Napoli, la sfida di Mourinho
Con la ripresa del campionato arriva la prova della verità per i giallorossi
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