Passione contro orgoglio, euforia contro depressione: la sfida del San Paolo tra Napoli e Roma si presenta esattamente così. Sarri ha ordinato la carica, consapevole di avere al suo fianco uno stadio tutto azzurro. La trasferta è stata infatti proibita ai sostenitori ospiti, per ragioni di ordine pubblico. Ma forse è un paradossale vantaggio, per Garcia: «Ci danno sconfitti prima di giocare: vediamo se sarà davvero così».
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In 55mila per il Napoli e la Roma è al bivio
Napoli è per la Roma l’ultima stazione per salire sul treno scudetto e cancellare un mese di dolori. «Possiamo solo fare meglio e smentire i pronostici. Non andiamo al mattatoio, anche noi abbiamo un gran centravanti» ha dichiarato Garcia
Sarri si è addirittura permesso il lusso di annullare il ritiro prima della gara, riportano Azzi e Pinci su "Repubblica". Ma non si fida dei rivali e forse (almeno non del tutto) nemmeno dei suoi, dopo Bologna. «Non siamo favoriti. Investimenti e budget sono dalla loro parte. Noi dobbiamo vivere emotivamente i 90’ come se fossero un derby». Napoli è invece per la Roma l’ultima stazione per salire sul treno scudetto e cancellare un mese di dolori (3 pari in 5 gare). Il successo manca dal derby di 35 giorni fa, i tifosi sono stanchi e le colorite parole di Pallotta hanno allargato la forbice tra sostenitori e squadra. Nervi tesi: Florenzi contro Iturbe, Pjanic con Manolas, De Rossi redarguisce sonoramente sotto gli occhi di Garcia chi eccede nei festeggiamenti dopo il pari con il Bate. Visto così, il destino dei giallorossi sembra segnato come il tecnico ha polemicamente sottolineato alla vigilia. «Possiamo solo fare meglio e smentire i pronostici. Non andiamo al mattatoio, anche noi abbiamo un gran centravanti». E spunta la pazza idea Gervinho: per rischiare il tutto per tutto col tridente.
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