Sfioreranno al massimo i cinquantamila gli spettatori che accompagneranno la Roma contro lo Shakhtar, previsione legata all’affluenza registrata al botteghino nella giornata di ieri (si è superata quota 45mila). Di Francesco precisa: "Il mio richiamo non è volto ad avere tanta gente, ma alla qualità della gente". E ancora: "A prescindere da quante presenze saranno, è importane la percezione che si ha all’interno dello stadio, di quanto ci stanno vicini anche nei momenti di difficoltà che conta. È importante che anche al primo passaggio sbagliato ci sia solo il pensiero di applaudire e aiutare i calciatori. Poi sono consapevole che anche noi dobbiamo esser bravi a trascinare il più possibile con le nostre prestazioni la gente, per avvicinare allo stadio le famiglie".
rassegna stampa roma
In 50mila per lo Shakhtar. DiFra: “Non conta il numero ma il calore dei tifosi”. Paura per 150 ultrà ucraini
Il tecnico precisa: "A prescindere da quante presenze saranno, è importane la percezione che si ha all’interno dello stadio, di quanto ci stanno vicini anche nei momenti di difficoltà che conta"
La voglia di raggiungere i quarti di finale di Champions è l’unico pensiero su cui si concentra Florenzi, scrive Francesca Ferrazza su "Repubblica": "Quella con lo Shakhtar è una partita molto importante per noi – spiega il terzino – e per la Roma, visto che sarebbe la quarta volta nella storia del club che si arriva ai quarti. Dovremo gestire le nostre forze durante tutta la partita". I cancelli dell’Olimpico stasera apriranno alle 18 per evitare assembramenti fuori lo stadio e contatti tra le due tifoserie. I sostenitori ucraini saranno circa 700 – dei quali 150 considerati a rischio dalle forze dell’ordine ucraine – e verranno conglobati al punto di raccolta di piazzale delle Canestre, alle ore 16, per una macchina della sicurezza che è partita ieri sera e si fermerà solamente questa notte. Circa 700 gli steward.
© RIPRODUZIONE RISERVATA