Una nuova occasione per conoscere il Mourinho-pensiero. Questa volta protagonista del discorso è la figura del centravanti. "Ci sono quegli attaccanti che quando non segnano comunque continuano a giocare. Kane è uno di quelli. Sul gol di Sterling pur non toccando la palla ha fatto metà del lavoro. Se pensi a Rooney, lui era un numero 10 ma a volte faceva il centrocampista: questi ragazzi hanno qualcosa in più che la sola finalizzazione". Mourinho preferisce quindi una prima punta che lavori per la squadra, scrive Francesca Ferrazza su La Repubblica, caratteristiche che baratterebbe solamente con un numero nove pronto a fare una valanga di gol. "Gli attaccanti egoisti? Il loro problema è che quando non segnano non fanno nulla. Trovatemi un attaccante egoista che faccia 30 gol e lo metto nella valigia per Roma". Viene per forza in mente Edin Dzeko. Il bosniaco è uno che gioca per la squadra, si sacrifica tanto tatticamente. Per il momento, però, non ci sono novità su quello che sarà il suo futuro. Edin ha ancora un anno di contratto alla cifra di 7,5 milioni di euro, e deve confrontarsi, oltre che con Mou, con Tiago Pinto. Intanto la Roma non molla la pista Belotti, per una trattativa con il Torino al momento in standby. Un nome nuovo, è quello di Patson Daka: per lo zambiano, classe '98, 34 reti in 42 gare quest'anno, il Salisburgo chiede circa 20 milioni. Se alla fine Dzeko dovesse restare, quello di un giovane promettente potrebbe essere l’arrivo ideale, calcolando che a Trigoria c’è già anche Borja Mayoral, con la possibilità di tenerlo per un’altra stagione in prestito.
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