Lo scorso campionato la media spettatori in serie A è aumentata: 22.300 a partita rispetto a 22.150 dell'anno precedente. Poca roba, d'accordo. Pochissima roba se pensiamo ai campionati come la Premier League, la Bundesliga, la Liga di Spagna. Lì stadi strapieni (o quasi). Da noi l'indice di riempimento è bassissimo, tranne eccezioni. Gli stadi di proprietà sono pochissimi, dopo la Juve ecco il Sassuolo (che gioca a Reggio Emilia) e l'Udinese.
rassegna stampa roma
Il nodo stadi, ecco perché il nostro calcio non cresce mai
Molti club non fanno nulla per rendere confortevoli i loro impianti, con l'alibi che appartengono ai Comuni
La Roma ci prova, e stavolta sembra proprio avviata sulla via giusta. Altre società hanno progetti, sogni, chiacchiere. Inevitabile quindi che il nostro calcio viva sui diritti tv: è così da anni, non è certo una grande scoperta ma con questi impianti c'è da sperare poco in uno sviluppo più omogeneo. Molti club non fanno nulla per rendere confortevoli i loro impianti, con l'alibi che appartengono ai Comuni. Molti club intascano i soldi dei diritti tv, e magari anche del "paracadute" se retrocedono, e non si occupano dei loro tifosi, anzi sono contenti che non vadano più in trasferta. Problemi in meno.
Nella prossima stagione di A ci saranno il Cagliari e il Crotone, più una terza che uscirà dallo spareggio fra Trapani e Pescara. Il Cagliari ha uno stadio da 15.000 posti, ma il presidente Giulini e il suo vice Filucchi hanno iniziato un percorso virtuoso che dovrebbe portare alla ristrutturazione del Sant'Elia. Si è perso molto tempo in passato con i progetti (progetti?) di Cellino.
Il Crotone deve ristrutturare lo stadio: infrastrutture, sicurezza, tornelli, telecamere. Per la prima di campionato non ce la farà: probabile giochi al San Paolo o Cosenza. Poi si vedrà. Il Pescara non avrebbe problemi, il Trapani è nelle stesse condizioni del Crotone (giocherebbe a Palermo?). Ricordiamo che le norme prevedono che nella prima stagione in A i club che fanno parte di un capoluogo di provincia possono avere uno stadio da 10.000 posti. E' la legge Treviso, così chiamata perché voluta anni fa dalla Lega Nord. La Lega (Calcio) non può fare nulla se non concedere la deroga: sarebbe meglio avere stadi almeno da 15.000 posti. Ma la legge, per ora, è questa. Non stupiamoci poi se la Premier League sta prendendo il volo e aumenterà ancora il suo fatturato. E noi saremo sempre più piccoli.
F.Bianchi/SPY CALCIO
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