Plusvalenze. Regolari Ovvero con circolazione di soldi e non facenti parte di un sistema, meglio specificarlo visti certi precedenti, scrive Piero Torri su La Repubblica. È la parola, plusvalenze, che più di qualunque altra ha accompagnato il mercato della Roma in questo giugno ai confini del tropicale. Perché c'è bisogno perrispettare i paletti del fair play, che Tiago Pinto e i suoi collaboratori ne realizzino una trentina di milioni scarsi (per quello che sappiamo sono 27i milioni da concretizzare) per rispettare gli ordini Uefa. E tutto fa pensare che il gm ci riuscirà. Il tutto, peraltro, senza vendere un giocatore della prima squadra, incassando un più 7 per il giovane bosniaco Tahirovic (Ajax), un più 8 per l'olandese Kluivert (Bornemouth) che già costituiscono metà di tutto il cucuzzaro che sarà completato in questa settimana dalle cessioni di Volpato e Missori (Sassuolo) prevedibilmente per un più 10 e da quella di Carles Perez (Celta Vigo) per ulteriori 3 milioni di plusvalenza. Un capolavoro visto che si era pensato di centrare l'obiettivo con le cessioni di Abraham e di Ibanez. Invece i titolari sono rimasti, l'obiettivo è stato centrato considerando che ci sono altri giocatori che potranno essere ceduti (Villar, Reynolds, Karsdorp, più difficile Shomurodov) garantendo ulteriore cash.
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Il giugno da capolavoro di Tiago Pinto
I titolari sono rimasti, l'obiettivo è stato centrato considerando che ci sono altri giocatori che potranno essere ceduti
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