rassegna stampa roma

Il 9 logora chi non ce l’ha. La Roma è dietro la Juve con i gol del vero Dzeko

Anche al San Paolo la differenza l'hanno fatta i due centravanti con il bosniaco che ha firmato una doppietta da perfetto uomo d’area

Redazione

È stata la partita di Edin Dzeko, non è stata la partita di Manolo Gabbiadini. Napoli-Roma l’hanno decisa nel bene e nel male i due centravanti, come scrive Marco Azzi su La Repubblica.

È stato un dopo gara esemplare, con l’applauso dei 50 mila di Fuorigrotta agli sconfitti e l’imprevista visita di Aurelio De Laurentiis nello spogliatoio degli avversari: per complimentarsi con un gesto distensivo (molto apprezzato da Totti e compagni) con i vincitori.  Sarri ha esagerato un po’: dando un peso decisivo agli errori dei singoli e sorvolando sul pomeriggio abulico dei suoi giocatori, sotto tono perfino dal punto di vista fisico, con Maksimovic, Insigne e Hamsik messi ko dai crampi. «Ci hanno puniti gli episodi, la nostra prova non è stata così negativa», ha provato a minimizzare l’allenatore, al primo passo falso in casa della sua gestione.

Il grave infortunio di Milik ha fatto subito danni, complici il trasformismo tattico della Roma (difesa “a tre”, alternata con il modulo 4-2-3-1) e il pomeriggio super di Dzeko, che ha stravinto la sfida a distanza con Gabbiadini. I due centravanti erano per motivi differenti gli osservati speciali della partita e hanno finito in effetti per deciderla.

Dzeko ha messo a segno due reti da perfetto uomo d’area: prima sfruttando un assist di Salah e poi con un colpo di testa perentorio, in mischia. Ma il bosniaco è piaciuto anche per la tenacia con cui ha lottato a tutto campo, aiutando spesso i suoi compagni a uscire dal bunker. La Roma ha avuto un terminale perfetto, a differenza del Napoli. Gabbiadini, lanciato tra i titolari dopo l’infortunio di Milik, ha toccato in tutto appena dieci palloni in 57’, contati: otto lontano dall’area e due nei sedici metri.

Sarri ha urgente bisogno di un piano B, in attacco. Spalletti ha invece ritrovato il suo bomber e insegue la Juve: grazie a un nueve ritrovato, che ha smesso di essere falso.