Da piazza Madonna dei Monti all’Old Trafford. Due anni al Manchester United, un solo tradimento: "L’unica volta in cui ho chiesto un giorno libero a José Mourinho, è stato per chiedergli di poter andare a Roma per l’addio al calcio di Totti. Mi disse di sì, anche se la stagione per noi a Manchester non era ancora finita". Si chiama Giovanni Cerra, ha trentasette anni, romano del rione Monti, romanista da tutta la vita. E dal 2013/14 nello staff di José Mourinho. Per due anni, è stato lui ad occuparsi per José di analizzare le partite e gli avversari del suo United: c’erano Smalling e Mkhitaryan e vinsero l’Europa League, quella che la Roma proverà a inseguire stasera, a Old Trafford, nella semifinale di andata. Ma quello stadio, per i romanisti, è soprattutto lo spettro del 7-1 del 2007. Una partita che Cerra nei suoi due anni a Manchester s’è sentito ricordare spesso: "Purtroppo sì. Figurarsi, a Manchester dividevo l’ufficio con Michael Carrick, che quel giorno segnò due dei sette gol dei Red Devils. - dice Cerra intervistato da Matteo Pinci su La Repubblica - Lavoravo alla scrivania accanto alla sua, ne abbiamo scherzato spesso, più lui di me a dire il vero. Anzi, quando una volta lo United nell’anniversario della partita fece un post sui social per ricordare quel risultato andai dall’addetto stampa a chiedere di rimuoverlo. Ovviamente non ottenni nulla".
La Repubblica
Giovanni, da Monti allo United: “Io romanista analizzo i match”
Cerra ha lavorato con Mourinho all’Old Trafford. Stasera la semifinale di Coppa
A un ritorno a Roma, però, Cerra non pensa: "La mia vita è a Londra. A calcio non ho mai giocato a livello professionistico, mai andato oltre la scuola calcio a San Saba: il punto più alto, una partita al Campo Testaccio. Ma la Serie A è il mio campionato di riferimento: non mi ha mai cercato nessuno da lì. Ma mai dire mai".
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