La prima stagione di Gerson a Trigoria fatica a decollare: 14 minuti in campionato, qualche secondo contro il Napoli, 13 giri d’orologio contro il Bologna a risultato acquisito. Qualcosa in più in Europa League, 176 minuti conditi da un assist per El Shaarawy. Molto meno di quanto lui (e l’ingombrante papà Marcão) si aspettassero, scrive Matteo Pinci su "Repubblica". Spalletti sta iniziando a apprezzarne le qualità, ma per consentirgli di far pratica con l’Italia a Trigoria avevano pensato di spedirlo 6 mesi in prestito: l’Empoli s’è mosso concretamente, ma il ragazzo – e il solito papà – hanno frenato. Solo due le soluzioni gradite al ragazzo e alla famiglia: un ritorno in Brasile fino a giugno, soluzione scartata a priori dal club, o la permanenza a Roma.
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Gerson, sfuma l’idea del prestito. E spunta Driussi
Sono solo due le soluzioni gradite al brasiliano e alla famiglia: un ritorno in Brasile fino a giugno, soluzione scartata a priori dal club, o la permanenza a Roma
Se Gerson resta in organico, difficile che il ds Massara regali a Spalletti un regista, ma il club era al lavoro per trovare un giovane di formazione italiana. Il nome era quello di Dioussé dell’Empoli, senegalese di 19 anni in Toscana dal 2010 (e quindi prodotto del vivaio). Ora il discorso può slittare alla prossima estate. La priorità di gennaio è un’altra: l’attaccante esterno per sostituire Salah. Sfuma Defrel, che il Sassuolo non venderà a gennaio. Resta viva la pista Depay. Piace pure il 20enne del River Sebastian Driussi, argentino con passaporto italiano, esterno o seconda punta. La Roma ci pensa: subito o a giugno.
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