C'è chi crede che la data 'venerdì 17' sia presagio di sventure, sfortune e negatività. C'è chi, invece - come Rudi Garcia - esce allo scoperto in barba ad ogni forma di scaramanzia, candidando la sua Roma alla vittoria del campionato. Non come possibile competitor della Juventus - meno forte dei suoi ragazzi secondo il tecnico francese - ma con una previsione dal sapor di promessa, che fa sognare l'intero ambiente Roma, ancora scosso dalla sconfitta dello Stadium e relative polemiche.
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Garcia: ”Vinceremo lo scudetto, ne sono sicuro”
Il tecnico giallorosso: ''La partita con la Juve mi ha dato questa certezza, nonostante la sconfitta abbiamo dimostrato di essere i più forti. A Torino accoglienza vergognosa. Totti deve essere rispettato''
Quattro minuti di monologo, con un ghigno sorridente, gli occhi determinati e il volto sereno di chi conosce talmente bene le proprie forze da non temere di esprimersi così, alla vigilia del match contro il Chievo Verona: "A Torino ho visto una Roma forte, forse più della Juventus, e ho capito che quest'anno vinceremo lo Scudetto. Sono sicuro di questo - afferma Rudi Garcia - Siamo più forti dei bianconeri e lo dimostreremo sul campo. E' stata tutt'altro che una sconfitta, sono fiero dei miei giocatori perché non solo abbiamo dimostrato la nostra forza, ma anche personalità. Sulla Juventus posso dire solamente che è stata una vergogna l'accoglienza che c'è stata in Tribuna, verso la panchina: inaccettabile. Aggiungo poi una cosa sul mio capitano: quando Francesco Totti parla, deve essere rispettato perché è un grande uomo di calcio, con valori forti, belli, puri e penso che abbia avuto un sentimento di giustizia legittimo dopo la partita, perché quei suoi stessi valori sono stati traditi. Ho rivisto la gara, tutto il mondo ha visto le immagini... che parlano da sole".
Una difesa a spada tratta dei suoi uomini, dunque, che con le loro dichiarazioni si erano discostati nei giorni scorsi dall'invito del presidente Pallotta ad abbassare i toni dopo la discussa sconfitta contro la Juventus. Oggi Francesco Totti ha però premuto il piede sul freno, dalle pagine del Corriere dello Sport: "Voltiamo pagina. Sabato c'è il Chievo, una partita importantissima per ripartire. Le polemiche non devono influenzare il nostro rendimento in campo. Continuare a pensarci sarebbe un danno, il che non vuol dire che sia stato sbagliato reagire in maniera forte. Buffon? Io e Gigi su questo argomento abbiamo idee diverse". Testa e concentrazione, dunque, rivolti alla squadra guidata da Corini. Concetto ribadito anche dallo stesso Rudi Garcia:"Conta solo vincere e sono preoccupato per il match perché arriva dopo il casino mediatico dell'ultima partita e una gara prestigiosa di Champions - martedì contro il Bayern Monaco - I tifosi ci devono aiutare a dare il meglio e a fare di tutto per prendere i tre punti. Se vogliamo vincere lo Scudetto dobbiamo vincere la prossima partita, quella dopo e quella dopo ancora. Questo è l'atteggiamento che dobbiamo mantenere per tutta la stagione".
"Io sono il capo del branco, ma i lupi sono i giocatori. Forse non vinceremo tutte le partite ma dobbiamo fare in modo di farlo".Il tecnico francese, per provare a tornare alla vittoria, dovrà misurarsi con un'infermeria ancora affollata: "Non sono preoccupato, il circolo vizioso è che quando capitano tanti infortuni nello stesso reparto, gli altri giocano molto di più e può succedere quello che è accaduto con Keita e De Rossi". Proprio il numero sedici sarà in ballottaggio con Paredes ("E' pronto, migliora ogni giorno ed è molto intelligente nell'ascoltare i consigli degli anziani") per la linea mediana, dove certi della maglia da titolare saranno Pjanic e Nainggolan.Astori tornerà al centro della difesa dove farà coppia con Yanga-Mbiwa. Per l'attacco, invece, spazio a Destro e Ljajic: "Sono importantissimi come gli altri, non esistono casi su questi due giocatori". A prescindere dalle scelte, chiunque sarà chiamato a scendere in campo dovrà "avere la consapevolezza della forza della squadra e mostrarla in campo". L'obiettivo è lo scudetto e, archiviate le paure da 'venerdì 17', neanche la sfortuna potrà più fungere da alibi per i giallorossi.
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