(La Repubblica-F.Ferrazza)È uno dei più temuti, avversario che spaventa la Lazio e che sta vivendo il suo momento di grazia con laRoma. Ma Gervinho sembra quasi non accorgersene, isolato in un mondo fatto di sorrisi e pallone, talmente imprevedibile e veloce sul campo da risultare non gestibile e ai limiti dell’indisciplinato. Per questo Reja concentrerà su di lui le marcature, temendone le discese sulla fascia e l’estro sotto porta. «Lui è così, soprattutto quando è in grande forma e ha la fiducia dell’allenatore- spiega soddisfatto Garcia- ma dobbiamo lasciarlo tranquillo, ha piacere nel giocare e fa tutto per la squadra, non per se stesso. Lui salta l’uomo e va in profondità, non ha solo capacità di segnare, ma anche di dare problemi all’avversario e quando entra in area è difficile fermarlo senza fare fallo». Ed è difficile fermare anche il mister francese quando parla del suo pupillo, fortemente voluto la scorsa estate. «Può, tra l’altro, migliorare ancora, lavorando di più».
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Garcia punta su Gervinho: “Fa tutto per la squadra e può migliorare ancora”
(La Repubblica-F.Ferrazza) È uno dei più temuti, avversario che spaventa la Lazio e che sta vivendo il suo momento di grazia con laRoma. Ma Gervinho sembra quasi non accorgersene, isolato in un mondo fatto di sorrisi e pallone,
I due gol realizzati al Napoli fanno arrivare Gervinho al derby con la rincorsa, sicuro titolare di un attacco che vede il turn over coinvolgere solamente gli altri due del tridente. Dovrebbe essere poi confermato titolare Totti, che segnando oggi alla Lazio raggiungerebbe un altro primato da infilare nella storia della Roma, quello di marcatore più prolifico nelle stracittadine. Arriverebbe infatti a dieci marcature in campionato, contro i biancocelesti, superando così Delvecchio e Da Costa. Uno dei record a cui Francesco tiene di più, con il quale la sua carriera si avvicinerebbe all’essere completa. Il numero dieci oggi indosserà i nuovi scarpini Nike, disegnati su misura per lui. «Io non sono uno di tante parole, nello spogliatoio parlo pochissimo, ma se c’è un compagno che sta giù, una parola in più per lui ce l’ho sempre». Questa la spiegazione di Totti su cosa significhi essere leader per lui. «E poi bisogna comprendere il gruppo e rispettare il mister. Ecco, il rispetto è fondamentale, soprattutto per i giovani».
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