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La Repubblica

Ferguson, gigante fragile: due giorni di visite poi la firma con la Roma

Redazione
Dopo il super esordio in Premier, la punta è stata fermata da infortuni a ginocchia e caviglie. Così è arrivato il via libera dei medici giallorossi

Evan Ferguson e ufficialmente un nuovo calciatore della Roma. L'attaccante irlandese ha completato nel pomeriggio di ieri l'iter di visite mediche iniziato lunedì mattina, scrive Marco Juric su La Repubblica. Due giorni di controlli approfonditi presso il Campus Bio-Medico, con particolare attenzione a ginocchia e caviglie. Quelle articolazioni che, negli ultimi quattordici mesi, hanno rallentato la sua crescita e ne hanno condizionato la carriera. Quarantotto ore di esami e accertamenti in cui la Roma ha scelto di prendersi tutto il tempo necessario per accertarsi delle condizioni fisiche dell'attaccante irlandese. Consultando anche il professor Georg Ahlbäumer, ortopedico di fiducia dei Friedkin. Alla fine è arrivato il via libera e la successiva firma sul contratto. Ferguson lo inseguivano in tanti, due anni fa. Aveva diciotto anni e segnava con entrambi i piedi. Per il Brighton sembrava un big impossibile da trattenere, e invece - a novembre 2023 - arrivò il rinnovo fino al 2029, senza clausole rescissorie, con una valutazione che superava i 50 milioni di euro. In 25 partite di Premier aveva segnato dieci gol. Sembrava solo il primo capitolo. Poi la macchina si è inceppata. Prima il tendine rotuleo, poi un fastidio cronico alla schiena, infine - più serio - un trauma distorsivo alla caviglia con interessamento capsulo-legamentoso. È il problema che ha costretto Ferguson a fermarsi per più di un mese a cavallo tra dicembre e gennaio, dopo un 2024 già segnato da lunghi periodi ai box.

Così, a gennaio, il Brighton ha scelto il prestito al West Ham, allenato da Graham Potter, il primo tecnico a farlo esordire tra i professionisti. Ma nemmeno lì è riuscito a rilanciarsi: otto presenze, nessun gol, qualche spezzone e un'altra ricaduta. La Roma ha deciso di prenderlo comunque. Perché il talento resta, e perché l'investimento - un prestito con diritto di riscatto fissato a 40 milioni - è calibrato sul potenziale. Il direttore sportivo Frederic Massara lo segue da tempo e lo considera compatibile con l'impianto offensivo di Gasperini. Alla ricerca di gol da aggiungere a quelli di Dovbyk.