Il Real Madrid resta favorito, eppure qualche elemento per aggrapparsi all’idea di un’impresa la Roma potrebbe avercelo davvero: una curva nuovamente piena, la squadra per la prima volta al completo dall’inizio della stagione, le assenze tra i bianchi, privi di Pepe e Bale. Ma a confortare, nella vigilia contro i marziani di Zinedine Zidane, è anche la presenza del suo dirimpettaio, Luciano Spalletti. L’uomo che, nella storia del club giallorosso, ha la percentuale più alta di vittorie in Europa: il 57,1% di successi, meglio di chiunque altro ricorda Matteo Pinci su "Repubblica".
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Fattore Spalletti, la Roma col Real spera anche nei numeri
Il tecnico toscano è l’uomo che, nella storia del club giallorosso, ha la percentuale più alta di vittorie in Europa: il 57,1% di successi, meglio di chiunque altro
Lo temono anche al Real, dove ricordano l’eliminazione del 2008, con un doppio 2-1, a Roma e al Bernabeu, grazie a Pizarro e Mancini, Taddei e Vucinic. Spalletti sarà meno contento di ritrovare Cristiano Ronaldo, il volto simbolo della peggiore delle sue nottate romaniste: l’1-7 a Manchester del 2007 con 2 gol di CR7 è l’etichetta che lui e la Roma si sono cuciti addosso per anni, anatema rinverdito dal Bayern solo un anno e mezzo fa.
Spalletti intanto studia variabili assortite, una senza terzini, con Ruediger e Zukanovic larghi, una con la difesa “a cinque”, con Digne e Maicon esterni e De Rossi, recuperato, al centro. La Roma recupera pure l’Olimpico, attese 50mila anime, e soprattutto la curva sud: i biglietti lasciati invenduti dagli ultrà scioperanti infatti li hanno acquistati tifosi comuni.
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