rassegna stampa roma

Ecco perchè Prandelli vuole restare in azzurro

(repubblica.it – SPY CALCIO F.Bianchi) Dopo la sfida di stasera con la Spagna, verrà presa una decisione: Cesare Prandelli resterà ancora in azzurro per i prossimi quattro anni?

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(repubblica.it - SPY CALCIO F.Bianchi) Dopo la sfida di stasera con la Spagna, verrà presa una decisione: Cesare Prandelli resterà ancora in azzurro per i prossimi quattro anni? Il ct, che ha qualificato la Nazionale in anticipo per i Mondali del Brasile, e questo non va dimenticato, ha aperto uno spiraglio. Ora dovrà confrontarsi con Giancarlo Abete, presidente della Figc che è uomo riflessivo, pronto a valutare tutti gli aspetti, positivi ma anche negativi. Un esempio: Prandelli raggiunge l'accordo con la Federcalcio adesso, verso fine marzo, e se a giugno viene eliminato nel primo turno mondiale? Ipotesi, ovviamente, che nessuno si augura ma in un girone con Inghilterra, Uruguay (più Costarica) non è del tutto da escludere, perché ci saranno condizioni ambientali difficilissime, anche se la Figc, con il suo staff, anche medico, ha fatto le cose nel migliore dei modi.

Prandelli tempo fa aveva manifestato l'intenzione di lasciare dopo il Brasile, visto e considerato che gli è mancato il campo, il lavoro quotidiano con i calciatori. Si sente, forse, più allenatore di club che selezionatore della Nazionale, quando i calciatori li hai a disposizione pochi giorni all'anno, salvo eccezioni, e devi strappare gli stages alla Lega di serie A (che ora ha dimostrato disponibilità, per fortuna). L'ex bianconero per questo ha pensato ad un ritorno in panchina ma, ovviamente, in un club, italiano o anche straniero, di alto livello.

Nel frattempo però molte porte si sono chiuse: il Milan ha licenziato a campionato in corso Allegri e preso Seedorf con un accordo pluriennale, la Juve terrà Conte avviato al terzo scudetto consecutivo, l'Inter per ora conferma Mazzarri, mentre altri club stranieri di primo livello sono già coperti da tecnici importanti, e ben pagati, come Mourinho, Ancelotti, Ranieri, Guardiola, eccetera. Molte porte quindi si sono chiuse per Prandelli, e anche per questo ha ripensato seriamente all'ipotesi di restare in Nazionale (vedi Spy Calcio del 19 gennaio). E i giochi si fanno adesso: sia Prandelli che Abete non possono aspettare a giugno quando tutte le caselle saranno già coperte. E' nata così l'idea, ancora da verificare, di un nuovo ruolo per il ct. Arrigo Sacchi ha lavorato tantissimo in questi anni come coordinatore del Club Italia: in piena sintonia con il presidente Demetrio Albertini, che aspira alla poltrona di Abete, l'ex ct ha seguito le nazionali giovanili, dove sono stati scelti tutti tecnici che credono nel suo calcio "intenso". Ma ora Sacchi vorrebbe staccare la spina (sarà vero?) e per questo si è affacciata l'ipotesi di Prandelli ct a tutto campo per i prossimi quattro anni, non solo alla guida della Nazionale maggiore ma anche con uno sguardo alle altre selezioni azzurre, dalla under 21 in giù. Insomma, un ruolo nuovo. Sinora il nostro calcio ha fatto miracoli, sia a livello di Nazionale maggiore che Under 21, eccetera: è sempre più difficile però per gli italiani trovare spazio in squadra, soffocati come sono dagli stranieri. Questo non va dimenticato. Ma il nuovo ruolo di Prandelli andrà valutato con attenzione da Abete: ci sono anche dei rischi.

E' vero che la Figc preferirebbe continuare con l'attuale ct, visto che altre candidature convincono poco. L'unico forse che ha un identikit da tecnico federale sembra Alberto Zaccheroni, ct del Giappone sino ai Mondiali. Gli altri, anche per una questione di costi, poco si sposano con le esigenze della Figc (Allegri, Guidolin, eccetera). Ma il "nuovo" Prandelli andrebbe in sintonia con gli attuali tecnici delle altre Nazionali azzurre? Come detto, sono stati scelti da Sacchi, e hanno determinate caratteristiche. Insomma, una situazione delicata che Abete risolverà entro marzo. Consultandosi anche con Albertini, fra i dirigenti Figc sicuramente il più vicino al pianeta azzurro.