A una settimana esatta da Roma-Juve, Edin Dzeko non sa ancora con quale delle due squadre giocherà quella partita, scrive Matteo Pinci su "La Repubblica". Giovedì era tutto fatto, o almeno così gli avevano detto: Milik alla Roma, lui in bianconero. Poi è successo qualcosa. Qualcosa di successivo al viaggio di Milik a St. Moritz per sottoporsi a visite mediche in una clinica indicata dal nuovo proprietario della Roma, Dan Friedkin, che ne è azionista.
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Dzeko in frigo, Milik bloccato. La Roma pure
Centravanti in stallo, Fonseca senza gol nella prima partita sotto gli occhi di Friedkin
Nella notte tra venerdì e sabato, infatti, la Roma – che col Napoli aveva già trovato l’accordo per il centravanti polacco – ha provato a ridiscuterlo, per spuntare condizioni più favorevoli. Mettendo sul tavolo i dubbi dei Friedkin su Milik per il doppio crociato operato, nonostante un referto impeccabile, almeno per un professionista con più di 250 partite sulle spalle. Una richiesta che ha mandato su tutte le furie De Laurentiis: ad oggi, l’operazione è congelata. Bloccando anche il passaggio alla Juventus di Dzeko: proprio adesso che lui, fino a poche ore fa felicissimo di restare, è entrato nell’ottica di partire.
Per non creare un gigantesco caso diplomatico, è necessario trovare la chiave per sciogliere il gelo che si è creato – e l’intermediario della trattativa da ieri è a Napoli a lavorare per questo – anche per evitare che la Juventus decida di guardare altrove, magari verso Giroud: quantomeno però servirà del tempo.
Milik per adesso ha seguito in tv il match ma sarebbe servito come l’aria al Bentegodi, dove la Roma dei “piccoli” Pedro e Mkhitaryan ha sofferto l’assenza di un numero 9 vero. Risultato: lo 0-0 contro un Verona a pezzi.
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