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ROME, ITALY - OCTOBER 31: AS Roma player Paulo Dybala celebrates during the Serie A match between AS Roma and Torino at Stadio Olimpico on October 31, 2024 in Rome, Italy. (Photo by Luciano Rossi/AS Roma via Getty Images)
Tre punti. Di sospensione. Per regalarsi un'altra occasione, rimandare un problema: poi ci pensiamo, un giorno ne parleremo, magari davanti a un caffè, scrive Silvia Scotti su La Repubblica. Ma non bisogna confondere risultato con futuro, sopravvalutare una vittoria di rabbia, l'abbraccio teatrale di Mancini a Juric dopo la rete vittoria di Dybala, la prima su azione del 21, per l'occasione fintissimo nove a tutto campo che per fare gol ha avuto bisogno del clamoroso regalo di Linetty e Masina, momento simbolico per l'impacciata difesa del Torino che Vanoli non riesce a correggere. Non basterà questo piccolo successo alla Roma ad allontanare tensioni, problemi, dubbi. Non basterà alla squadra, alla società, all'allenatore. Resta una squadra evanescente, incerta, sommersa comunque da fischi all'uscita. Può servire ai ti- fosi che hanno deciso, dopo una se- rie infinita di sold out figlia del sen- so di appartenenza e unità che aveva creato Mourinho e che aveva mantenuto De Rossi, a lasciare però spazi vuoti all'Olimpico. Juric per l'occasione, o per sperare nella seconda, ha anche cambiato abito, indossato giacca, tolto il solito maglione a maniche corte, o in caso, sarebbe stata importante anche l'eleganza per l'uscita di scena.
Alla proprietà americana della Roma, concentrata sulle presidenziali Usa, sulla nuova avventura all'Everton, sul pensiero fisso di cedere la Roma, questa vittoria serve a rimandare le scelte.
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