"Grazie Roma, ci vediamo domenica". A scriverlo su Instagram è stato Paulo Dybala, a commento di un video in cui sintetizzava la sua avventura in giallorosso. Nei commenti, sei cuori postati dalla moglie Oriana Sabatini, che di lasciare la città eterna per l’Arabia non ne voleva sapere. Il popolo giallorosso in mattinata aveva assediato la sua auto, pregandolo di ripensarci. Abbastanza per convincere il numero 21 a convocare d’urgenza agenti e famiglia. È andato dove lo ha portato il cuore. E i Friedkin alla fine potrebbero non dispiacersene. È vero che il 30enne di Laguna Larga in questa stagione costerà alla società 16 milioni lordi e fra una quindicina di partite il suo contratto si rinnoverà automaticamente fino al 30 giugno 2026 a 7,5 milioni netti più 2 di bonus. Ma è anche vero - scrivono Giulio Cardone e Franco Vanni su 'La Repubblica' - che cedere per soli 4 milioni più bonus il miglior giocatore della rosa non sarebbe stato un affare. E avrebbe spinto i tifosi a contestare la proprietà, attentissima al rapporto con la piazza.
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Dybala, retromarcia su Roma. Rifiuta l’Arabia per i tifosi
La scelta dell’argentino pone due problemi pratici. Il primo è diplomatico. La Roma, che già aveva rifiutato all’ultimo di portare a Trigoria Saud Abdulhamid dell’Al-Hilal, per la seconda volta in pochi giorni non conclude una trattativa con i nuovi paperoni del calcio mondiale. Una circostanza che potrebbe avere strascichi sui rapporti futuri, già a partire dal tentativo che la Roma sta facendo di cedere Abraham proprio in Arabia. Il secondo problema è contabile, ed è legato al mercato visto che i dirigenti giallorossi si erano dati da fare tra Djalo, Boga, Assignon che dovrebbe arrivare comunque, e Danso. E ora che succede? Se lo domandano in tanti. A partire dall’allenatore, che raccontano alquanto preoccupato. Perché pretende comunque gli acquisti che gli sono stati promessi.
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