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La Repubblica

Dissapori, malintesi e frenesie di uno spogliatoio troppo italiano

Dissapori, malintesi e frenesie di uno spogliatoio troppo italiano - immagine 1
Cinque undicesimi della formazione titolare che è stata clamorosamente eliminata dalla Coppa Italia è nato in Italia

Redazione

Si legge 2026 e 2027, le scadenze del triumvirato di capitani – Pellegrini, Mancini e Cristante – e ci si chiede se non sia lì il vero problema della Roma, scrive Marco Juric su La Repubblica. Che ha voluto legare a doppio filo il proprio futuro a un dominante spogliatoio tricolore formato anche da El Shaarawy, Belotti, Spinazzola e Zaniolo.

Milioni di euro di ingaggi e di contratti vitalizi che non sono bastati a battere la Cremonese B.  Mourinho mercoledì ha sbagliato tutto, scelte e approccio alla gara. Ma in campo vanno sempre i calciatori, e mercoledì ce n’erano tanti dello zoccolo duro. Quelli che da anni si sono presi i gradi di trascinatori e leader, incapaci però di fare quello in cui erano riusciti tutti quest’anno: non perdere contro la Cremonese.

Il rouge – o meglio, azur – rimane lo stesso, da troppi anni. A suon di milioni, di rinnovi e ammutinamenti che però non spostano di una virgola dinamiche, amicizie ed equilibri interni.