Se c'è qualche tifoso della Roma stanco del binomio alzi la mano. Dybala è la Roma e la Roma dipende da Dybala. Una simbiosi raccontata a suon di aggettivi, scrive Marco Juric su La Repubblica. Imprescindibile, obbligatorio, necessario. La Joya è l'anima della squadra, con l'aiuto alterno dei compagni. Soprattutto in attacco. E i numeri della stagione sono da otto mesi lì a confermarlo. Tanto in campionato quanto nel cammino in Europa League. Dybala è il capocannoniere della Roma in campionato con 11 gol. Se ci aggiungiamo i 7 assist, la Joya ha partecipato alla metà (46 per cento) dei gol giallorossi in Serie A. Con il recupero di Wijnaldum, in attesa che Abraham e Belotti si sveglino dal letargo, Mourinho ha scelto il suo nuovo assetto con Dybala vertice offensivo. Una possibilità concreta anche a Rotterdam giovedì, nell'andata dei quarti di finale di Europa League. In una gara in cui le parole equilibrio e imprevedibilità saranno fondamentali per gestire la qualificazione sui 180 minuti. In attesa che la stagione delinei il suo futuro. Il contratto con la Roma recita 2025, con la spada di damocle della clausola rescissoria. Con 12 milioni di euro un club estero può strapparlo ai giallorossi. Cifre irrisorie per il Real Madrid, interessato all'investimento che potrebbe far vacillare la Joya. Clausola che si alza a 20 milioni di euro per i club italiani. Con l'escamotage in mano ai giallorossi per annullarla, alzando l'ingaggio dai 3,6 milioni (più bonus) percepiti attualmente a 6 milioni netti. Una rischiosa "partnership" di mercato che la Roma ha dovuto sottoscrivere questa estate per strappare l'argentino alla concorrenza.
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La Repubblica
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Imprescindibile, obbligatorio, necessario, la Joya è l'anima della squadra, con l'aiuto alterno dei compagni. Soprattutto in attacco
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