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Dietro a Ranieri c’è il vuoto di una società senza dirigenti

Dietro a Ranieri c’è il vuoto di una società senza dirigenti - immagine 1
Contro i tedeschi, giocando a tre in difesa, Ranieri ha giocato con tre centrali, perché, pure qui, non si è riusciti a dire a Hermoso che sarebbe stato il caso di trasferirsi al Bayer Leverkusen, dopo l'impegno europeo
Redazione

La Roma ha vinto, evviva la Roma. Lo ha fatto con il settimo successo casalingo consecutivo, battendo la terza forza del calcio tedesco, confermando i progressi che la squadra sta mettendo in campo da quando Ranieri è risbarcato a casa sua per rimettere in piedi un gruppo uscito distrutto dal devastante periodo griffato Juric, scrive Piero Torri su La Repubblica. Basti pensare a Hummels e Paredes allora dimenticati in panchina o ad Angelino (il migliore contro l'Eintracht) restituito alla sua preferita corsia sinistra dove garantisce corsa, ubbidienza tattica, un sinistro di qualità e, stavolta, pure il suo primo gol giallorosso. È stato sufficiente ripresentare questi tre giocatori nei loro ruoli naturali perché la Roma tornasse a essere una squadra capace di allontanare i cattivi pensieri ed essere più vicina ai pronostici che si facevano l'estate scorsa. Tutto questo nonostante la ribadita ed evidente assenza di una società che non c'era e continua a non esserci. Credeteci, dispiace in questo momento di ritrovata serenità dover tornare a parlare in negativo di un club che, nonostante i tanti soldi spesi, continua a brillare per inefficienza, incapacità di definire un progetto, alzare la voce quando c'è da alzare la voce. Prendiamo in analisi, la stretta attualità calcistica. Contro l'Eintracht, la Roma è stata costretta a scendere in campo avendo in panchina come secondo e terzo portiere due minorenni solo perché non ha avuto la forza e l'autorevolezza di costringere Ryan a posticipare la sua voglia di andare via dopo la gara europea. È andata bene, ma una società vera questo rischio non lo avrebbe mai corso.

Seconda colpa: contro i tedeschi, giocando a tre in difesa, Ranieri ha giocato con tre centrali, perché, pure qui, non si è riusciti a dire a Hermoso che sarebbe stato il caso di trasferirsi al Bayer Leverkusen, dopo l'impegno europeo. Il problema, oltretutto, rischia di diventare cronico. Nel momento in cui scriviamo a Trigoria non è arrivato nessun difensore, eppure si sa da tempo che, mercoledì, la Roma andrà a San Siro a sfidare il Milan per la qualificazione alla semifinale di Coppa Italia. I difensori a disposizione, oggi, sono due, perché Mancini è squalificato. È normale tutto questo oppure è figlio di una società dove competenza e conoscenza calcistica sono limitate al solo allenatore? Se poi a tutto questo ci si aggiunge che da mesi l'organigramma societario è senza un capo nel ruolo di ad, che la scelta dell'allenatore del futuro è ancora tutto un quiz, che il settore commerciale (con tanti sponsor che scadono) è ridotto all'osso, che il ds ha legittimato dubbi e perplessità, è doveroso domandarsi: fino a quando Ranieri riuscirà a far dimenticare il vuoto societario che lo circonda?