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Di Francesco si sente tradito dai suoi: “Partite così impongono riflessioni”

LaPresse

La Roma sconfitta a Plzen accende la delusione di tutto l'ambiente

Redazione

Altro che indolore. La sconfitta a Plzen ha piombato la Roma in una nuova dimensione della propria crisi. Quella dei processi sommari e delle accuse velate. Non è certo l’aver spalancato l’Europa League al Viktoria ad accendere il focolaio: è l’incapacità della Roma di mostrare anche il minimo segnale di vita ad aver prodotto conseguenze complicate da riassorbire. Il tracciato - scrive Matteo Pinci su "La Repubblica" - è piatto da un mese, trascorso senza lo straccio di un sorriso, e Di Francesco sentendo la terra mancargli sotto i piedi pare quasi prepararsi alla resa: "Partite così ti spingono a fare riflessioni personali". C’è chi a sentirlo pensa all’idea delle dimissioni, chi invece è convinto si senta tradito. Come pure Manolas: "Gol come quelli che abbiamo preso li incassano le squadre giovani, difendiamo solo in quattro, non siamo all’altezza". E indizi in questo senso sembra offrirne pure Florenzi: "Tutti, a Trigoria, devono andare nella stessa direzione".

La prossima, di direzione, sarà Boston: il ds Monchi sarà lì lunedì per parlare con il presidente Pallotta del futuro, ma la spettrale Roma di oggi costringerà anche a forti riflessioni sul presente. Il manager spagnolo è ancora dalla parte dell’allenatore. Ma di fronte a lui si sta spalancando un bivio: iniziare a valutare un piano B, ipotesi che ha sempre rigettato, o correre il rischio di non poter più essere lui a decidere della guida tecnica della squadra. Anche perché poche ore prima della missione americana la Roma giocherà col Genoa una partita che ha già oggi il sapore del redde rationem: di fronte a un altro crollo sarà difficilissimo per Monchi difendere la posizione del tecnico di fronte al presidente furioso.