Come il derby dell'andata, la partita di domenica si giocherà in uno scenario desolante. Nessuna coreografia, sia in Sud che in Nord, e tifosi che si trasferiranno in luoghi diversi dall'Olimpico per seguire la partita. I laziali si raduneranno a Tor di Quinto, al PalaGems di via del Baiardo, dove sono stati messi a disposizione 2000 posti. «Abbiamo voluto evitare le problematiche e le manovre di disturbo vissute in passato», afferma un esponente della Curva Nord, ecco perché il numero di posti limitato.
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Derby, curve vuote e tifosi divisi fra Testaccio e Tor di Quinto
Il derby di domenica sarà la stracittadina con meno spettatori della storia anche se i tifosi di Roma e Lazio si raduneranno lontano dallo stadio per vedere la partita
Anche la Curva Sud sarà deserta nel derby; la conferma è arrivata da due striscioni apparsi la notte scorsa a Testaccio. “Nati contro il potere, per un amore che non conosce barriere” e ancora “3-4-16 tutti a Testaccio". Un appuntamento aperto a tutti i tifosi che diserteranno lo stadio per protestare contro le barriere installate in curva dal prefetto Gabrielli. In questo caso l'appuntamento è fissato per le 13,30 davanti allo storico "Campo Testaccio", a via Zabaglia. Da lì ci partirà il corteo verso una struttura sul Lungotevere dove i tifosi seguiranno la partita. A tal proposito, ieri si è tenuto un incontro tra Sebino Nela - attualmente Slo (Supporters Liason Officier) della Roma - e i tifosi giallorossi, in occasione dell'assemblea aperta dell'organizzazione no profit My Roma. «Se i tifosi rientrassero in curva, anche portando avanti col silenzio la loro protesta, le barriere verrebbero rimosse», queste le parole dell'ex giallorosso. Ma i tifosi non sembrano voler fare il primo passo, come sottolineato dallo striscione esposto in occasione dell'evento: «Le Olimpiadi uniscono i popoli, le barriere dividono i sentimenti».
Marco Ercole/Francesca Ferrazza
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