Dieci mesi fa, Gerson era volato in Francia per accasarsi al Lille, club al quale la Roma lo aveva ceduto per 5 milioni in prestito oneroso, più diritto di riscatto di 13 milioni. Il ventenne tornò indietro, non convinto dalla nuova destinazione, ritrovandosi scaricato da Spalletti e non riuscendo più a trovare spazio in campo. La partita con la Fiorentina è un'altra storia e racconta della rinascita di Gerson tra le maglie viola, con addirittura una inaspettata doppietta che ha fatto stropicciare gli occhi a tutti, dentro e fuori Trigoria. Merito del feeling scattato con Di Francesco, di se stesso e di un nuovo modo di approcciarsi al lavoro, scrive Francesca Ferrazza su "Repubblica".
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Da genio incompreso alla doppietta ai viola: così è rinato Gerson
Dieci mesi fa era partito per Lille, oggi il brasiliano è un ragazzo diverso. Merito del feeling scattato con Di Francesco, di se stesso e di un nuovo modo di approcciarsi al lavoro
Ventenne schivo, già papà di Giovanna, che nella vita privata gli regala stabilità, insieme alla giovane compagna. Vita a cui si è dovuto abituare nella nuova realtà, per una fase d’ambientamento che l’ha visto faticare, non troppo aiutato dal pressante papà Marcao, molto presente fino a qualche tempo fa nelle sue scelte. Ma Gerson è diventato più autonomo, consigliato dai connazionali presenti nella Roma: Emerson, con il quale ha festeggiato in discoteca la vittoria di Firenze, oppure Castan, fratello maggiore che gli fa da chioccia nello spogliatoio.
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