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Corte dei Conti, dall’esposto M5S il via all’inchiesta sullo stadio

Secondo i grillini il Campidoglio finirà per pagare "con moneta urbanistica" aree che avrebbe dovuto ottenere gratuitamente

Redazione

La Corte dei conti accende il suo faro sul nuovo stadio della Roma. Un atto dovuto, certo. Ma dal risvolto prettamente politico, come scrive D'Albergo su La Repubblica. Il fascicolo sull’impianto che il club giallorosso e la Eurnova vorrebbero realizzare a Tor di Valle è figlio dell’esposto presentato dalla base del M5S, dall’architetto Francesco Sanvitto e dai grillini del tavolo urbanistica. Attivisti dal dente avvelenato in guerra con il Campidoglio.

Per ora il fascicolo, che comprende anche un esposto presentato dai Radicali, è però destinato a riposare. In assenza del via libera della conferenza dei servizi all’inizio dei lavori, infatti, il danno erariale è solo un’ipotesi.

Se la Corte dei conti deciderà di approfondire l’istruttoria, dovrà prendere in considerazione le criticità sottolineate dalla frangia più ortodossa dei 5S. Secondo i grillini del tavolo Urbanistica, come si legge nel dettagliatissimo esposto, con la nuova delibera firmata dalla sindaca Virginia Raggi il Campidoglio finirà per pagare «con moneta urbanistica» aree che avrebbe dovuto ottenere gratuitamente. Quindi la richiesta ai pm contabili: quantificare l’ipotetico danno erariale generato dalla giunta Raggi e valutare del risparmio che il Comune avrebbe potuto conseguire spostando lo stadio in un’altra area.