È triste scoprire ancora una volta che basta così poco per passare dalla gioia all’orrore, dall’esultanza alla vergogna. Basta una notte di follia, un gruppo di invasati che pensa di fare una cosa divertente impiccando a un ponte tre fantocci con la maglietta della Roma: e quei pazzi rivendicano pure con orgoglio questo gesto macabro, squallidissimo, senza nemmeno accorgersi che così hanno trasformato una vittoria in una sconfitta, una pagina allegra in una pagina nera. Gli Irriducibili, autori di questo cupo teatrino, sostengono che si tratti solo di goliardia, uno scherzo magari pesante, ma pur sempre uno scherzo, uno semplice sfottò tra tifosi, come scrive Lodoli su La Repubblica.
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Con quei tre impiccati perso il derby vinto
Gli Irriducibile, gruppo organizzato della curva Nord, ha rivendicato l'episodio dei manichini sostenendo che si tratti solo di goliardia
Ma la goliardia e gli scherzi dovrebbero far ridere, e qui non c’è proprio niente da ridere, c’è solo violenza. Una volta chi perdeva la scommessa sul derby doveva andare in mutande biancazzurre o giallorosse in giro per il quartiere, e tutti ridevano. Oppure si ritrovava la serranda del suo negozio dipinta nottetempo con i colori della squadra avversaria. Oggi invece si impiccano manichini con i nomi dei giocatori avversari, si lasciano appesi a dondolare nell’oscurità: e si aggiungono scritte inquietanti, minacciose, feroci. L’avversario sportivo diventa il nemico da spaventare, da annientare. Ora che gli appassionati di calcio stavano ritornando allo stadio, ora che le famigerate barriere erano state rimosse e la domenica calcistica poteva tornare ad accogliere in allegria famiglie, bambini, donne, questo gesto allontana di nuovo le persone civili dagli spalti.
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