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Ciervo, la torre che ha stregato Bruno Conti

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Esterno offensivo, sia destro sia sinistro, è altissimo, quasi un metro e novanta

Redazione

È uno dei ragazzi convocati spesso in questa stagione da Fonseca, nel pieno dell’emergenza infortuni che ha maledetto negli ultimi due mesi la Roma. In particolare, a creare spazio nella rosa, sono stati i ko di Pedro e Pellegrini, che hanno liberato dei posti in attacco. Riccardo Ciervo, diciotto anni compiuti ad aprile, nato a Latina, uno dei giovani cresciuti nel vivaio giallorosso, di cui si parla un gran bene, scrive Francesca Ferrazza su La Repubblica. Esterno offensivo, sia destro sia sinistro, è altissimo, quasi un metro e novanta, è a Trigoria dal 2016, proveniente dalla Polisportiva Borgo Carso, società che appartiene all’orbita delle Academy romaniste, in cui è rimasto fino ai quattordici anni, quando l’ha scovato l’occhio magico di Bruno Conti, uno che di esterni offensivi si intende parecchio. Ciervo è un calciatore veloce, abile nel dribbling, bravo negli strappi palla al piede, cresciuto molto fisicamente negli ultimi anni, descritto come un trascinatore della squadra. C’è da giurarci che è uno dei nomi attenzionati da Mourinho, che sta studiando non solamente la rosa dei big, ma anche, se non soprattutto, i giovani in orbita di prima squadra.