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Ci pensa il capitano. Zampata di De Rossi, Roma ancora viva

LaPresse

La stagione da buttare all’improvviso torna a offrire una speranza concreta grazie alla vittoria sulla Sampdoria

Redazione

Se stavolta la Roma vince, deve ringraziare quel De Rossi che qualcuno aveva fretta di pensionare, scrive Matteo Pinci su La Repubblica.

Il gol dell’1-0 alla Samp, la vittoria dopo tre turni in cui era mancata e la possibilità di ritrovarsi in corsa per un posto in Champions, ad un solo punto da Gattuso e Piatek, cinque dall’Inter del nemico Spalletti, terza e avversaria tra due settimane.

Nonostante un polpaccio fastidioso e un ginocchio capriccioso, De Rossi di smettere non avrebbe voglia e anzi spera di rinnovare il contratto in scadenza. Totti pare pensarla come lui: "Daniele allenatore? Alla Roma serve da calciatore e ci piace vederlo così". Certo per vincere la corsa con Milan, Lazio, Atalanta e Torino servirà altro. Perché la Roma è stata a lungo un equivoco. Chiedeva a Zaniolo, il miglior trequartista della squadra, di fare l’ala che non è. E a Schick di sfidare in quota i giganti. In più la consueta maledizione degli infortuni le toglieva pure l’ultimo terzino destro rimasto, Karsdorp, 43° guaio muscolare di una stagione in cui il turnover non è più un dialogo tra campo e panchina ma con l’infermeria. E alla prossima, con l’Udinese, dovrà giocare senza nemmeno un terzino di ruolo, visto che Kolarov sarà squalificato. Ma proprio quando la luce pareva spegnersi, Ranieri ha trovato il modo di riaccenderla inserendo Dzeko accanto al ceco. Diventato improvvisamente più che utile, addirittura determinante.