Che vergogna questa squadra senza anima. Serve una svolta

Amen. Per una Roma vergognosa. Vergognosa, senza anima, senza cuore, senza niente, scrive Piero Torri su La Repubblica . Un disastro. Annunciato. Annunciato nei mesi precedenti da una serie di ciclopiche nefandezze da parte di proprietà, dirigenti, allenatori, calciatori che hanno portato la squadra, dopo un mercato da oltre 110 milioni, in una situazione ben oltre i confini di una crisi di nervi. La Roma non c'è e si vede. C'è una proprietà che chissà dove sta dopo essere scappata subito dopo aver esonerato De Rossi, lo zenit di un'incompetenza calcistica avallata da maggiordomi senza spina dorsale. Ci sono dirigenti, pochi e scarsi, che non hanno la capacità di valutare il presente, figuratevi di immaginare un futuro diverso, a cominciare da un ufficio Protocol (ma che è?) che forse neppure sa che a calcio si gioca in undici. C'è un tecnico che dopo l'umiliazione di Firenze non ha avuto neppure la dignità di presentare le dimissioni come sintesi doverosa di una serie di dichiarazioni deliranti che siamo stati costretti ad ascoltare nelle ultime settimane. C è un gruppo di giocatori che fanno fatica a riconoscersi, colpevoli di non avere neppure la forza di rispettare la maglia che indossano, coinvolti da una gestione tecnica oltre i confini del dilettantismo.