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Calcioscommesse, Manganelli: “Il fenomeno non è di poco conto”

(La Repubblica – G. Foschini/M. Mensurati) – «Presto ci saranno novità nelle indagini: il calcio truccato e le scommesse sono fenomeni non di poco conto in Italia ». Le parole sono del capo della Polizia, Antonio Manganelli

Redazione

(La Repubblica - G. Foschini/M. Mensurati) - «Presto ci saranno novità nelle indagini: il calcio truccato e le scommesse sono fenomeni non di poco conto in Italia ». Le parole sono del capo della Polizia, Antonio Manganelli

, che ieri ha parlato a margine di un convegno sulla legalità nello sport. Non sono parole casuali: da Cremona a Bari nelle prossime settimane potrebbe arrivare una nuova scossa, forse letale, per il calcio. Ecco le partite dello scandalo e le nuove accuse.

 

BARI-CESENA È la partita degli ultras, secondo l’inchiesta della procura di Bari condotta dal procuratore Antonio Laudati. Che grazie a testimonianze e a un lungo lavoro di riscontri ha ricostruito questo quadro: un gruppo di tifosi organizzati avvicina Andrea Masiello e altri giocatori di primo piano. Chiedono loro di perdere, forse promettono dei soldi. L’allenatore (Bortolo Mutti) forse viene messo a conoscenza di quello che sta accadendo. Nessuno denuncia. Il Bari perde. I tifosi incassano la scommessa, la procura sta accertando se anche i giocatori hanno in qualche maniera incassato denaro.

BARI-SAMPDORIA Tifoserie gemellate. Col Bari retrocesso, la Samp ha necessità dei 3 punti per sperare nella permanenza in A. Dirà il capitano Palombo due giorni prima della partita a una tifoseria inferocita: «Non vi preoccupate per Bari». Effettivamente non c’è niente di cui preoccuparsi: finisce 1-0 per la Samp, i flussi di scommesse anomale sono tanti, Guberti è segnalato dalle celle telefoniche 48 ore prima della partita a Bari (dove aveva giocato due stagioni). È una delle partite sulle quali hanno messo gli occhi anche gli Zingari: a Bari in quei giorni arriva uno del gruppo (l’ungherese Lazcko). Un telefono in uso ad Almiron ha contatti con i cellulari degli Zingari, in particolare Ilievsky. Ascoltato dalla procura di Cremona, il centrocampista ora al Catania (non indagato) ha detto che l’utenza era in uso a un altro giocatore (di cui ha fatto il nome) sul quale sono in corso accertamenti.

BOLOGNA-BARI Per gli Zingari è il “risarcimento” dopo la gara andata male a Palermo. Masiello, tramite Belmonte, contatta Portanova, vecchio compagno di squadra. Gli fanno capire che c’è la possibilità di “fare la partita”, fanno intendere che ci sono soldi a disposizione. Portanova nega, ma incontra comunque a Bologna questi amici di Masiello. Il difensore ne parlerebbe anche nello spogliatoio, ufficialmente fanno tutti muro. Non se ne fa niente. La partita ha però una storia strana: il Bari già retrocesso vince 4-0, tre gol sono di un ragazzino, Grandolfo. Le scommesse ci sono: il sospetto degli investigatori è che, se non Portanova, qualche altro rossoblù sia caduto all’abbocco dei baresi. Portanova (indagato per associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva) è stato ascoltato ieri per due ore dal reparto operativo dei Carabinieri di Bari: verbale secretato. «Abbiamo detto la verità, portato le indagini difensive e risposto alle contestazioni» spiega l’avvocato Gabriele Bordoni.

UDINESE-BARI È l’unica partita del campionato 2010-2011. Il sospetto: Masiello, Bonucci, Belmonte e Parisi decidono di giocare l’over. Provano ad avere una sponda nell’Udinese, senza fortuna. Scommettono e vincono: finisce 3-3. Sulla gara è stato ascoltato ieri a Bari Angelo Iacovelli che ha offerto spunti importanti.

LAZIO-GENOA Indaga la procura di Cremona. Partita gestita da Ilievsky, uno dei capi degli Zingari: il macedone è a Formello e poi nel ritiro del Genoa. Il tramite è l’ex laziale Alessandro Zamperini. Il macedone ha contatti con Mauri e Milanetto (indagati per associazione a delinquere). Secondo il procuratore Di Martino avviene anche lo scambio di denaro con i liguri in un albergo di Milano.

LAZIO-LECCE Ultima giornata di A. Partita ancora gestita dagli Zingari tramite Zamperini. Alloggiano nell’albergo del Lecce: un pentito arrestato in Ungheria ha raccontato che sono stati pagati i giocatori salentini, indicando chi e quanto. Si è in attesa della rogatoria.