(Repubblica.it - F. Bocca) -Sapete cosa dice il calcio italiano al resto del mondo? Che l’Italia è un paese razzista. E’ un po’ come un biglietto da visita, tale il calcio, tale il paese. Se in due mesi ti chiudono a ripetizione gli stadi del Milan, della Lazio, dopo aver già chiuso le loro curve, più quelle di Roma e Inter il messaggio diventa inevitabilmente questo. Il calcio italiano è razzista e lo è dunque anche l’Italia. Cosa che io non credo, ma insomma stiamo lavorando per questo. Il calcio e le sue curve indemoniate fanno presto a diffondere quella cultura estremista e violenta, che si radicalizza e diffonde un po’ ovunque. Dalle curve, alle periferie abbandonate delle città per poi entrare dappertutto. Anche nelle scuole, ad esempio.
rassegna stampa roma
Calcio e razzismo, basta col tifo ’12esimo uomo’. Non si vince o si perde per merito o colpa degli ultras
(Repubblica.it – F. Bocca) – Sapete cosa dice il calcio italiano al resto del mondo? Che l’Italia è un paese razzista. E’ un po’ come un biglietto da visita, tale il calcio, tale il paese.
Il problema, nonostante i provvedimenti che adesso arrivano e colpiscono duramente, si sta allargando, non riducendo. E comincio anche a pensare che le chiusure delle curve prima e degli stadi poi non lo risolva. Anzi lo inasprisca e incancrenisca. Il coro razzista o di “discriminazione territoriale” sta diventando una specie di ignobile gioco di società che si diffonde viralmente.
Domenica scorsa gli ultras del Napoli si sono auto insultati e “territorialmente discriminati” (e se lo stadio del Napoli fosse chiuso per questo?) dando la loro solidarietà a quelli del Milan che li avevano chiamati, col solito coro, “colerosi” e per questo la curva di San Siro chiusa e squalificata. Così loro, quando capiterà, potranno ripagare i “colleghi” con eguale moneta. Attenzione perché la pesante cura anti-rabbica può uccidere il calcio quanto la rabbia stessa. E’ come ammazzarsi con troppi antibiotici, dovrebbero uccidere la malattia, e uccidono anche il paziente. Quanti, ad esempio, continueranno ad abbonarsi sapendo che rischiano di saltare tre o quattro partite, già pagate in anticipo? Io ci penserei due volte, oggi, prima di abbonarmi. [...]
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