rassegna stampa roma

Borriello da film per il record dei record

(repubblica.it – A.Vocalelli) Ci sono storie che sembrano fatte apposta per un fiction, così strane e così intense da meritarsi un capitolo di successo.

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(repubblica.it - A.Vocalelli)Ci sono storie che sembrano fatte apposta per un fiction, così strane e così intense da meritarsi un capitolo di successo. La storia in questo caso l'ha scritta Marco Borriello, che la Roma ha cercato di vendere fino all'ultima ora dell'ultimo giorno di calcio mercato. Il suo ingaggio troppo pesante, da 'vecchio' calcio, sembrava un fardello così gravoso da risultare insopportabile. Così proprio in extremis, dopo aver provato con due o tre società, anche all'estero, la Roma ha allacciato una trattativa complessa con la Juventus e il Genoa. Io ti passo Borriello, tu dai Gilardino alla Juve e io mi prendo Quagliarella. Sembrava tutto fatto, quando hanno cominciato a trillare i cellulari dei dirigenti bianconeri: dall'altra parte Antonio Conte, deciso a dire no. L'affare non si fa. Per lo stupore di Quagliarella e Gilardino e l'amarezza della Roma, che sperava di chiudere la sua sessione di mercato con un altro affare economico. Perché il bilancio è fatto di cessioni, magari profumatamente pagate, ma anche di tagli al monte ingaggi.

Borriello è così rimasto alla Roma, inizialmente dispiaciuto, poi perplesso, alla fine comunque convinto di giocarsi tutte le carte a disposizione. Così, da professionista qual è, il centravanti si è messo lì a lavorare, alle spalle di Totti, ma anche di Gervinho. Però al momento giusto, si è fatto trovare al punto giusto, lanciandosi nella sua specialità. Il colpo in area di rigore, di testa o di piede, sempre pronto però un colpo decisivo. E così è stato anche stavolta. Un gol che permette alla Roma di superare di slancio l'ostacolo Chievo, di aggiungere un altro marcatore alla lunga lista giallorossa, un gol che permette a Garcia di centrare il record dei record con la decima vittoria consecutiva iniziale, al pubblico della Roma di festeggiare. Giustamente festeggiare. Perché tutto questo non è un film, non è una fiction, ma una bellissima realtà.