Rinchiuso nei suoi uffici all’Eur, Paolo Berdini ieri ha voluto offrire ai collaboratori un segnale di normalità, confermando tutti gli appuntamenti in agenda, tranne la riunione di commissione coi consiglieri che lo hanno "pugnalato alle spalle".
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Berdini non molla ma c’è già il nome del suo sostituto
Si tratta di Emanuele Montini, in passato componente del tavolo per l’urbanistica del M5S e fedelissimo del vicesindaco Daniele Frongia
Un messaggio di calma apparente lanciato anche dai grillini in Campidoglio, da cui pure l’offensiva era partita, compatti nel dire che «è tutto a posto», il presidente dell’aula Marcello De Vito, seguito a stretto giro dal consigliere Enrico Stefano: «A quanto mi risulta Berdini fa parte della giunta e sta continuando a lavorare», come riporta Giuseppe Vitale su La Repubblica.
Ma il divorzio resta all’ordine del giorno, nella speranza che sia consensuale. Il piano prevede infatti di far capire a Berdini che gli conviene mollare. E perciò ieri è stato fatto trapelare, come ulteriore strumento di pressione, il nome dell’uomo che «secondo i rumors di palazzo Senatorio» sarebbe pronto a prendere il suo posto: Emanuele Montini, in passato componente del tavolo per l’urbanistica del M5s e fedelissimo del vicesindaco Daniele Frongia. Il nemico numero uno di Berdini, appunto.
Montini — un passato di peso nella giunta Rutelli, già nel direttivo di Italia Nostra — è stato anche a capo del legislativo al gruppo pentastellato di Montecitorio. Allontanato, si racconta nei corridoi della Camera, con l’accusa di avere la mano pesante e la penna rossa facile sulle interrogazioni dei deputati 5S.
Il capogruppo Ferrara smentisce: «Montini al posto di Berdini? Non mi risulta. Se pensiamo a un sostituto? Assolutamente no».
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