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Battesimo col cucchiaio: la romanità di Zaniolo

LaPresse

Il numero 22 a segno col colpo che ha contraddistinto la carriera di Totti

Redazione

Poteva esserci modo più evocativo, per segnare il primo gol in Serie A? Se all’Olimpico, con la maglia della Roma addosso, scegli di far gol con il “cucchiaio” sai esattamente cosa stai facendo. Nicolò Zaniolo ha scelto un colpo senza tempo, ma che ha più o meno la sua età. Ha compiuto ormai 18 anni il primo pallonetto di Totti passato alla storia: altri ne fece prima e dopo, ma dall’estate del 2000, quando Francesco coniò quel termine usato sin lì solo sui campetti della capitale, il “cucchiaio” è diventato il marchio del suo genio. Zaniolo - scrive Matteo Pinci su "La Repubblica" - per la prima gioia in Serie A ha scelto di emularlo, salvo poi schermirsi perché a 19 anni è giovane, sì, ma per nulla sciocco: “Non paragonatemi a Francesco”. 

Certo è che Roma, immersa nella stagione della mediocrità (7o posto e già 5 sconfitte), si è aggrappata da settimane a quel giovanotto bambino come l’antico totem. Nelle sue giocate coraggiose, l’Olimpico ha voluto cogliere un motivo per sperare durante questi giorni cupi: quasi la promessa di un futuro diverso. Senza restarne deluso, anzi.

Ogni azione, ogni partita, accende però un timore parallelo, quasi un retro pensiero: che ad affezionarsi si resti col cuore spezzato nel giro di poco.