Non ha rinunciato, nell'inquadratura finale, a portarsi il dito davanti alla bocca, come per zittire i suoi detrattori, i suoi critici. Resta però, ancora più evidente, la prova in campo di Balotelli, che non ha segnato soltanto il gol decisivo, ma è stato sempre dentro la partita, aiutando la squadra nei momenti più critici, più difficili. Insomma, se cercavamo alcune risposte, non si può dire che non siano arrivate. Sono arrivate da Sirigu, che ha sostituito più che degnamente Buffon, sfoderando non solo tre interventi di alto profilo, ma soprattutto la giusta personalità per dare fiducia al reparto.
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Balotelli c’è: segna e ride, l’Italia può sognare
Il centravanti azzurro ha risposto a tutti coloro i quali avevano tanti dubbi nei suoi confronti.
Sono arrivate da Darmian, che è stato forse il migliore degli azzurri, per la frequenza con cui ha fatto sù e giù sulla fascia, senza restare vittima dei crampi, come è invece successo a parecchi tra compagni e avversari. Le risposte sono arrivate ancora una volta da Pirlo, superbo nell'interpretazione della partita, sia quando ha dovuto dividere la scena con de Rossi e Verratti, sia quando si è preso la responsabilità totale di guidare la squadra. Le risposte sono arrivate da Candreva e Marchisio, che hanno lavorato e macinato chilometri. Ma, come detto, le risposte più significative sono probabilmente arrivate da Balotelli, che rischiava di finire schiacciato in una formazione allestita per tenere il pallone, per fare del palleggio la sua arma migliore.
A Balotelli si chiedeva di lottare: e ha lottato con quella concentrazione, con quella grinta, che forse non si vedeva da tempo. A Balotelli si chiedeva di muoversi, di smarcarsi, e lui lo ha fatto con quell'umiltà che tante volte era stata invocata. A Balotelli si chiedeva di non reagire ai falli durissimi degli avversari: e lui lo ha fatto, resistendo alla tentazione in qualche caso di farsi giustizia da solo. A Balotelli si chiedeva di far gol: e lui lo ha fatto, con un capolavoro non tanto nel colpo di testa quanto nella bravura di fare quei due movimenti, a rientrare per poi scappare alle spalle del difensore avversario. Insomma, Balotelli ha dimostrato di esserci. Ed è stata una risposta importante. Adesso lo spareggio è tra Rooney e Cavani. SuperMario ha finalmente ritrovato il sorriso.
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