I conti: Tavecchio, che resta favorito, potrebbe avere il 34% della sua Lega Dilettanti, il 13-14% della Lega Pro, il 5% della Lega B, il 2% degli arbitri e il 6% della Lega A. Totale: circa 60%, più che sufficiente per vincere.
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Ma adesso Albertini deve convincere la Serie A
C'è una Lega Calcio spaccata in due: venerdì assemblea dove verrà discussa e votata la piattaforma studiata da Agnelli e Lotito, piattaforma che poi sarà "girata" ai due candidati presidenti.
Ad Albertini il 30 per cento dei calciatori, il 10 degli allenatori, il 6 dei presidenti di A: ma ora deve "convincere chi non la pensa come lui", sostiene Renzo Ulivieri che ieri ha tenuto a Coverciano il direttivo dell'Aiac, l'assoallenatori di cui è presidente: "Albertini-spiega-non può essere il candidato nostro e di Tommasi, ma anche delle Leghe.
In serie A, ad esempio, non c'è il pensiero unico". Vero: a parte le esternazioni di Barbara Berlusconi, che non vota, l'unico (sinora) ad essersi espresso chiaramente per l'ex calciatore è stato il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, ma a lui potrebbero unirsi Verona, Sampdoria, Roma, Fiorentina, Empoli e Cesena (e forse anche Napoli e Torino). Per Tavecchio invece la cordata guidata da Galliani e Lotito, e che annovera anche Parma, Genoa, Atalanta, Udinese, e forse Inter e Cagliari. Qualche club è ancora incerto, lì cercherà i voti Albertini.
Insomma una Lega spaccata in due: venerdì assemblea dove verrà discussa e votata la piattaforma studiata da Agnelli e Lotito, piattaforma che poi sarà "girata" ai due candidati presidenti. Le domande per tentare la scalata alla poltrona di Abete scadono entro la mezzanotte di venerdì, vale a quindici giorni prima delle elezioni (11 agosto). Per essere candidati basta una componente con le firme della metà più uno dei delegati (ad esempio, 11 club di A). La scesa in campo di Albertini apre un nuovo dibattito: ha idee chiare, ha studiato in questi anni, è molto stimato da Michel Platini.
Intanto Malagò ha incontrato Tommasi. E il ct? C'è tempo sino a Ferragosto: ma Antonio Conte è l'uomo giusto? E poi vuole farlo? Lui è un allenatore, non un selezionatore. Ma non mancano le scelte: Tardelli, Spalletti, Mancini, Guidolin, Cabrini, eccetera. Tavecchio e Albertini hanno molta considerazione per chi è uscito da Coverciano. Si vedrà.
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