Qualcuno nei vicoli di Roma ha riscritto una stagione. In una notte, il Napoli è tornato in corsa per la Champions League. Il 2-0 a quel che resta della Roma, col jolly di una partita da giocare, proietta Gattuso a un quarto posto virtuale: quel jolly ha la forma di un biglietto per Torino, è vero, ma più che spaventare alimenta la suggestione del sorpasso, scrive Matteo Pinci su La Repubblica. Qualcun altro, nei vicoli di Roma, ha fatto a pezzi una stagione. Quella di Fonseca sembra una resa: "Non abbiamo mentalità per lottare con questo tipo di squadre. Siamo stati senza coraggio nel primo tempo e totalmente diversi nel secondo. Se sbagliamo atteggiamento siamo tutti responsabili, magari sono io che non so dare motivazioni in momenti come questi".
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I big match restano un tabù: 3 punti appena contro le prime otto in classifica, con 24 gol subiti e 10 fatti. E la Lazio, a -1 con una gara in meno, potrebbe persino scavalcare. Le certezze dell’allenatore si stanno sgretolando una dopo l’altra: Dzeko non segna da 13 giornate e a Roma non gli era mai successo. la difesa è la peggiore delle grandi, Ibanez per cui in estate sono state rifiutate offerte da 25 milioni s’è trasformato in un colabrodo e Pau Lopez continua a dimostrare che la priorità sia un nuovo portiere. Per la Champions League è più facile immaginare di scalare l’Europa League che la classifica di Serie A. Anche per questo i Friedkin che ieri scuotevano la testa delusi già guardano al futuro: Icardi in attacco (affiancandogli magari un ragazzo giovane e italiano, come Piccoli dello Spezia). ENagelsmann o Allegri in panchina.
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