rassegna stampa roma

Zeman: «Una buona gara»

(Il Romanista – M.Macedonio) Torna a fare battute, Zdenek Zeman a fine partita. E a spiazzare chi ha di fronte. «De Rossi? Se si fosse giocato il derby, sarebbe stato in campo. Aveva comunque una distorsione alla caviglia, presa a Parma, e...

Redazione

(Il Romanista - M.Macedonio) Torna a fare battute, Zdenek Zeman a fine partita. E a spiazzare chi ha di fronte. «De Rossi? Se si fosse giocato il derby, sarebbe stato in campo. Aveva comunque una distorsione alla caviglia, presa a Parma, e non si è allenato per tre giorni. E’ stato meglio farlo riposare».

Allora, anche per lei, gli fanno notare, il derby non è una partita come le altre. «Lo è più per De Rossi », risponde sornione. Verrebbe quasi da dire che è lo Zeman di sempre, quello che si presenta ai microfoni delle televisioni e in conferenza stampa. Il tono di voce è infatti lo stesso di sempre, ma quanto è corroborante una vittoria! E come fa tornargli lo spirito che gli conosciamo. Anche lui, gli fanno notare, è apparso diverso. Più spesso in piedi a dare indicazioni alla squadra. «E’ perché stasera non pioveva come a Parma », risponde ancora. E’ la solita Roma, gli dicono: spettacolare in avanti ma più accorta e scaltra in fase di non possesso palla. «Quando si vince – risponde – si dice sempre che vi sono miglioramenti. Ma anche nelle altre partite avevamo fatto bene. Oggi abbiamo ottenuto un buon risultato e sono contento per la società e per i ragazzi, che continuano a crederci e a fare calcio ».

Una bella novità si è rivelata anche l’esordio di Goicoechea: reattivo e valido anche fuori dai pali, come richiede il gioco di Zeman. «Oggi ha fatto bene. L’abbiamo cercato e portato a Roma. Sono contento che sia qua, per lui e anche per la società». D’obbligo la domanda su Destro, espulso per essersi tolto la maglia. «Per me il regolamento è sbagliato – dice Zeman – a prescindere che il giocatore non se l’è tolta del tutto. Capisco le regole ma andava tenuto in conto che il ragazzo ha 21 anni e segnava stasera il primo gol con la Roma. Sono contento per lui e spero che ne faccia altri, anche se ammetto che la sua espulsione rappresenta un danno in vista del derby. Quanto al gesto, è perché non è riuscito a controllarsi. Meno male che si è controllato nel tiro in porta», aggiunge suscitando l’ilarità generale.

Una partita che ha visto la squadra giallorossa divertirsi e, soprattutto, quella rosanero non fare un solo tiro in porta. «Ho sempre detto che una squadra deve fare bene le due fasi: stasera il centrocampo ha lavorato tanto, così come lo hanno fatto gli attaccanti. Osvaldo è stato eccezionale, sia sul piano offensivo che su quello difensivo. E se si lavora tutti e undici, si ottengono i risultati, anche se non sempre ci si riesce. Lamela? Sta facendo molto bene, anche se sbaglia ancora qualcosa. E’ un ragazzo dotato di grande tecnica, che deve sfruttare per fare gol. Ed è importante che creda in quello che fa». Poi su Totti, gli fanno notare, che sta dimostrando una condizione splendida, alla stregua di un ventenne. Fa anche lui i gradoni? «Lui non li fa perché ha problemi alla schiena e di vecchiaia, però corre tanto e sono contento per me, per lui e per la società».

Si è parlato molto di Burdisso, in questo periodo. Anche lui ha però detto di seguirla. «Io ripeto che vorrei venti Burdisso, come carattere e applicazione. Con il tempo si impara, e anche lui sta imparando a giocare in maniera diversa da come faceva prima ». A sette giorni dal derby, sembra essere la Roma la squadra favorita. «Di solito è il contrario. La squadra che perde che si vuole rifare e quella che vince si adagia. E’ meglio però vincere, e sarà importante non adagiarsi». Se dovesse vincere il derby, farà un tuffo in qualche fontana? «No, quelli li faccio solo in estate, al mare». Si sta rivelando vincente anche la scelta di puntare su Tachtsidis, che sembra essere un suo pupillo. «Non ho pupilli – dice Zeman. - Anche se l’ho osservato l’anno scorso in serie B, e visto anche nelle due occasioni contro di noi. Mi ha impressionato per visione di gioco, anche se altri la vedono diversamente».

Oggi, gli dicono, ha corso molto di più. E’ questa la Roma che vuole? «Ciò che voglio è che la squadra giochi e sia concentrata per 90 minuti. E Tachtsidis tutte le partite le ha giocate in questo modo». I fischi del pubblico le hanno fatto male prima della partita? gli chiedono ancora. «I fischi dei propri tifosi danno sempre fastidio, perché uno non se li aspetta. Se sono un tecnico a termine? Tutti gli allenatori lo sono, anche se la società non mi ha mai accennato nulla». La squadra giocato stasera per lei? «Non ho bisogno che giochi per me, ma per la gente e per la società».