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Zeman: “Assenze importanti, ma ho fiducia nella mia squadra”

(Il Romanista) – Stavolta nessuna stoccata a Vialli raccontata ai giornalisti della carta stampata dopo la conferenza in chiaro per tivvu, siti e radio.

Redazione

(Il Romanista) - Stavolta nessuna stoccata a Vialli raccontata ai giornalisti della carta stampata dopo la conferenza in chiaro per tivvu, siti e radio. E nessun’altra polemica. Stavolta Zeman è quello che già conoscete, senza sorprese, senza alibi, senza troppe parole da sprecare prima di questo Cagliari-Roma che vale tanto, tantissimo. Però sempre parole che somigliano a massime, frasi che delucidano e nel contempo restano sibilline. Insomma Zdenel Zeman. Questo: «Gli infortuni sono solo una casualità, solitamente non ci sono nella mia squadra. Che è successo col Bologna? Sto lavorando a una squadra più alta, sto lavorando con dieci giocatori che non hanno mai giocato con questo modulo: comunque è più facile che i giovani riescano ad adattarsi rispetto a chi per tanto tempo ha giocato e non l’ha mai fatto. La gioventù per me non è mai un problema. Se Nico Lopez può giocare 90’? Ne può giocare 180’. Si impara di più dalle sconfitte. Se le cose non vanno c’è ovviamente anche la mia responsabilità. A Cagliari non siamo in emergenza, abbiamo 20 giocatori, ne giocano 11 più 3 cambi....Verratti? Non volevo rubare giocatori alla mia ex squadra, poi è arrivata l’offerta del Psg che è impareggiabile. Osvaldo e Totti come gestirli? Io li vorrei sempre tutte e due presenti. Bojan s’è pentito? Chiedetelo a lui, noi avevamo 7 attaccanti era nelle cose un sacrificio. Tallo lo vedo com centrale».

Lei sta vedendo una crescita da quando è arrivato in alcuni talenti giovani come Pjanic e Lamela?Penso che stanno migliorando, poi dipende dall’occhio che c’è. Ripeto, noi lavoriamo da quasi tre mesi e rispetto all’inizio penso che abbiano acquisito, sia sul piano fisico, sia sul piano tecnico, sia sul piano tattico, qualche cosa. Poi è normale che dobbiamo cercare direnderlo evidente durante le partite. Il discorso è che possono sbagliare i giovani come possono sbagliare i vecchi, magari ai vecchi si perdona di più.

C’è stato molto movimento sulla panchina del Milan questa settimana, un allenatore come Allegri che ha vinto lo scudetto è stato messo in discussione. Un allenatore, Sannino, è già saltato. È tutto normale o c’è qualcosa che non va nel calcio italiano?Sono valutazioni, ripeto, io non posso parlare perché non ho queste esperienze, dopo una giornata, due giornate. Se una società fa un programma e poi affida a un allenatore il lavoro si debba continuare. Poi specialmente il Milan l’anno scorso ha cominciato peggio poi è stato in lotta per lo scudetto fino all’ultimo. Bisogna vedere gli sviluppi, bisogna far lavorare l’allenatore, specialmente al Milan, dove tanti pezzi importanti hanno lasciato e bisogna ricominciare.

La Roma ultimamente ha perso terreno prezioso, in caso di risultato negativo quanto potrà pesare negli obiettivi che la Roma si è posta? Io penso che il campionato sia lungo e bisogna disputare 38 partite. La Roma dopo la partita con l’Inter sembrava che avesse vinto lo scudetto. Le partite si fanno, e si cerca di fare il meglio possibile, è normale, ripeto, io ho fiducia in questa squadra, penso che può competere, si deve competere e poi si vedrà nel proseguo del campionato.

L’assenza di Totti quanto peserà per questa squadra?Torniamo al discorso di prima, ripeto, come allenatore vorrei avere tutti a disposizione, purtroppo ci manca gente importante ma sono convinto che quelli che li sostituiscono faranno bene per la squadra, per la Roma. Può fare un commento sullo stadio di Cagliari e sul fatto che bisognerà giocare a porte chiuse? Io penso che non sia mai bello giocare a porte chiuse perché il calcio si fa per la gente, per quelli che vengono, purtroppo è una situazione che è stata accettata dalla Lega e dalla Federazione, quindi si va avanti, per me non sarebbe normale.

Dopo una settimana, a mente fredda, ha capito cosa è successo tra primo e secondo tempo contro il Bologna?L’interpretazione mia è che ci è sembrata la partita troppo facile, è calata l’attenzione, è calata la concentrazione e abbiamo pagato quello.

Si sarebbe mai aspettato di essere già a 5 punti dalla vetta dopo 3 giornate? Qual è il reparto che le dà maggiori garanzie?Uno che fa calcio sa quello che può succedere, dopo 3 partite si possono avere 0 punti come se ne possono avere 9, noi abbiamo avuto la possibilità di farne 9 ma non l’abbiamo sfruttata. 5 punti di ritardo non è mai stata una differenza grande, si sono colmati stacchi di più di 10 punti, quindi direi che siamo ancora in vantaggio. I reparti? Io non li guardo, guardo la squadra come insieme, per me la squadra è insieme, se collabora insieme, se fa. È normale che in difesa hanno bisogno dei centrocampisti e degli attaccanti, e gli attaccanti hanno bisogno di centrocampisti e difensori esterni, quindi è tutta una squadra. Se ci muoviamo bene ci riusciamo.

Al momento la Roma si esprime meglio in trasferta, potrebbe essere un vantaggio giocare a porte chiuse visto che il Cagliari in casa sente molto il sostegno dei propri tifosi?Al momento ci esprimiamo meglio fuori casa perché abbiamo fatto una partita, sono valutazioni che non sono proprio giuste. Penso che questa squadra possa esprimersi bene con tutti, sia in casa che fuori, meglio dell’avversaria. A me non piace giocare senza pubblico, senza gente, e penso nemmeno ai giocatori faccia piacere, penso non trovino la giusta concentrazione, la giusta motivazione, visto che sono soli. (...)