(Il Romanista - G.Caccamo) Timido il possesso palla della Roma per buona parte del primo tempo, statico nella gestione del gioco, incapace di verticalizzare la manovra dopo la fase di approccio all’area bianconera;
rassegna stampa roma
Troppo timida. E' mancata la personalità
(Il Romanista – G.Caccamo) Timido il possesso palla della Roma per buona parte del primo tempo, statico nella gestione del gioco, incapace di verticalizzare la manovra dopo la fase di approccio all’area bianconera;
mancano di brillantezza e di fantasia gli avanti giallossi complice anche la disposizione a 5 del centrocampo juventino; mancano le invenzioni e i cambi di velocità, saltano le distanze tra i reparti, restano timide le manovre che tentano di accerchiare il dispositivo difensivo avversario; personalità ed occasioni arrivano solo a tratti e non sono certo frutto del gioco bensì di giocate individuali; la Roma solo occasionalmente trova gli avversari non piazzati e con la difesa in affanno, concedendo spesso facile lettura della propria fase di attacco.
Non intimorisce solo la densità a centrocampo degli uomini di Conte, è anche la forte aggressività di tutti i reparti juventini, che riescono ad incanalare in un giusto mix di rabbia agonistica e rapidità di gioco, la frenesia e la tensione che giocatori e tecnico gettano sul campo. (...) Migliora l’intensità di gioco dei romanisti nel secondo tempo, non certo la fragilità del gioco e della coralità della manovra che con difficoltà riesce appena a scalfire il sistema difensivo bianconero, mai aggredito con convinzione e velocità. Devastanti per tutto il tempo le incursioni juventine sulle fasce, con raddoppi e rapidità di esecuzione che mettono più di una volta in ginocchio la difesa romana, indecisa e letteralmente surclassata nei suoi protagonisti laterali. Ma se le difficoltà difensive erano preventivabili vista l’intensità del gioco bianconero, la migliore qualità dei suoi giocatori di fascia in definitiva per la sua migliore disposizione tattica, ciò che desta preoccupazione è la modesta cifra caratteriale che i giocatori giallorossi hanno dimostrato questa sera, non reagendo con il gioco e con l’agonismo alla determinazione avversaria; pur ribattendo palla su palla, pur rischiando nel tentativo di risalire la china, la Roma mai ci è sembrata in partita questa sera, denunciando almeno nell’occasione, una fragilità ed un atteggiamento remissivo che ci riporta indietro di alcuni mesi, ai primi balbettanti approcci della truppa romanista alle prese con l’apprendimento del modulo del suo allenatore.
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