rassegna stampa roma

Totti: «È sempre speciale»

(Il Romanista) Erik Lamela è tra i primi a lasciare lo stadio. Sorridente, in tuta, abbandona l’Olimpico mentre il compagno Tachtisidis racconta la sua gioia per aver trasformato i fischi dello stadio in applausi.

Redazione

(Il Romanista) Erik Lamela è tra i primi a lasciare lo stadio. Sorridente, in tuta, abbandona l’Olimpico mentre il compagno Tachtisidis racconta la sua gioia per aver trasformato i fischi dello stadio in applausi.

Gli applausi il greco se li è meritati, così come se li è meritati Lamela, al settimo gol stagionale. L’argentino, che ha segnato sempre nelle ultime 5 gare (non succedeva dal 2003, protagonista neanche a dirlo Totti) è in un momento di forma strepitoso. Ieri ogni volta che partiva palla al piede strappava applausi a scene aperta e il gol è stato solo la ciliegina sulla torta di una prestazione maiuscola. A fornirgli l’assist è stato proprio Tachtisidis:«L’importante era vincere – le parole del greco – noi siamo contenti e speriamo che lo siano anche i nostri tifosi». Assente a Parma per squalifica, era stato espulso contro l’Udinese, Tachtsidis sa di quanto scetticismo accompagni ogni sua prestazione: «Io sono tranquillo – dice – all’inizio era complicato fare il regista, ma adesso, partita dopo partita, va meglio. Ho lavorato e lavoro tanto, sono concentrato perché so quanto devo migliorare. Sono contento di giocare sempre, ma devo continuare a dare il massimo. De Rossi è un esempio, non mi sento titolare, credo che Daniele sia il migliore». La pressione su di lui è enorme e domenica lo sarà ancora di più, visto che di fronte c’è la Lazio: «Per me è la partita più difficile dell’anno».

E’ abituato a giocarle, certe sfide, Francesco Totti. Alla Lazio ha segnato 8 gol, nel 2010 con una doppietta sotto la Sud la sua stracittadina più indimenticabile. Ieri è arrivato il gol numero 219 in serie A, ma soprattutto è arrivata una prestazione maiuscola che l’Olimpico ha tributato con una sacrosanta standig ovation: «Nel calcio la vittoria è un elemento fondamentale – il pensiero del Capitano affidato al suo sito – e quella che abbiamo conquistato contro il Palermo è doppiamente rilevante, un po’ perché ci permetterà di lavorare ed allenarci con maggiore serenità questa settimana, ma anche perché trionfare all’Olimpico lascia sulla bocca sempre un sapore unico e speciale. I tre punti sono arrivati meritatamente, i reparti hanno lavorato bene e la nostra prestazione di squadra è stata positiva. Possiamo essere soddisfatti».

Quando Totti è uscito, capitano è diventato Nicolas Burdisso: «Abbiamo dato una risposta come gruppo e come squadra. Tutta la difesa ha fatto bene, sappiamo il potenziale che abbiamo davanti, sappiamo anche che veniamo da un anno così e così ma vogliamo fare bene, noi difensori e tutti, per dare gioie a questi tifosi. Per me questa è la sesta partita dopo l’infortunio, ho bisogno anche io di tempo come la squadra. Io devo continuare a lavorare e farlo ancora di più, poi il mister sceglierà». Battute finali su Destro: «Siamo tutti con lui, società e compagni. Il suo momento arriverà. Siamo tutti sulla stessa barca, vogliamo tutti la stessa cosa»