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Totti: compleanno, gol e Juve

(Il Romanista – D.Galli) – «Sarò sincero, mi sarebbe piaciuto festeggiare con una bella vittoria contro la Sampdoria davanti al nostro pubblico».

Redazione

(Il Romanista - D.Galli)- «Sarò sincero, mi sarebbe piaciuto festeggiare con una bella vittoria contro la Sampdoria davanti al nostro pubblico». Gli ingredienti c’erano tutti. C’era il gol numero 216 in Serie A, il quattordicesimo alla Samp, seconda vittima preferita in solitario dopo il Parma, c’erano il podio della storia del calcio e l’occasionissima di avvicinarsi alla Juve prima di sfidarla, la Juve. C’era l’amore della sua gente, che l’ha invocato, coccolato, che per tutta la giornata di ieri gli ha fatto gli auguri: buon compleanno Totti. Francesco l’ha detto a Roma Channel e l’ha scritto sul suo sito:  thank you, ma era meglio brindare ai tre punti, piuttosto che ai suoi 36 anni di luce. Ecco perché il Dday, l’altro Natale di Roma secondo i tifosi romanisti, il giorno dei festeggiamenti è stato festeggiato solo in parte. Perché la Juve è imminente, la gobba da scalare è dietro l’angolo e il tempo dello spumante può attendere. [...]

Il futuro non è adesso, ma tra due giorni. Tenete in fresco lo spumante, verrà quel giorno. Oh sì che verrà. Alla squadra ha donato il suo esempio, ai tifosi ha regalato invece il suo messaggio speciale. «Oggi (ieri, ndr) compio 36 anni - ha scritto su francescototti.com - e voglio ringraziare tutti per i tantissimi auguri che sto ricevendo in queste ore. Pensieri, e-mail qui sul sito, messaggi e parole piene di stima. Sarò sincero, mi sarebbe piaciuto festeggiare con una bella vittoria contro la Sampdoria davanti al nostro pubblico. Aver segnato è una cosa positiva, ma rimane l’amarezza perché purtroppo c’è sfuggita la cosa fondamentale, il risultato pieno e i 3 punti. Il calore e la fiducia che tutti mi fanno sentire attorno, soprattutto i miei cari, la squadra, il mister, la società ed i tifosi giallorossi, rappresentano uno stimolo fortissimo per me. Grazie per l’immenso affetto che mi dimostrate»[...]

«I miei gol più belli? Genova, Milano e al derby». Adesso è a 216 gol, come Altafini e Meazza. «Sì, ma ieri (mercoledì, ndr) preferivo vincere invece che segnare, e portare a casa i tre punti. Alla fine questo gol non è pesantissimo sotto un certo punto di vista». Ora c’è la Juve, orfana di Del Piero. «Una partita difficilissima. Avrei voluto continuare ad affrontare Alex, fino a quando non avessimo smesso tutti e due insieme. Ha fatto questa scelta e la rispetto come tantissima altra gente. Mancherà al calcio italiano, ma l’importante è che ci sono io». Da giorni si pensa solo a Juve-Roma. «È normale, è una partita differente dalle altre - ammette Totti - anche per noi è importantissima. Dopo il derby c’è la Juve, cercheremo di affrontarla bene con la tranquillità e la spensieratezza per poter fare una grande partita». Perché il vero Totti-day, il D-day in chiave romanista, il momento dell’esaltazione, quello deve ancora giungere. Però intanto, France’, facci un favore. Accomodati lassù. Tra i più grandi di sempre.