rassegna stampa roma

Terza rimonta subita in casa. E Di Natale fa 13

(Il Romanista – F.Bovaio) E tre. Tante sono le rimonte subite dalla Roma in questo campionato e tutte all’Olimpico, che una volta era il suo fortino, mentre oggi è diventato terra di conquista.

Redazione

(Il Romanista - F.Bovaio) E tre. Tante sono le rimonte subite dalla Roma in questo campionato e tutte all’Olimpico, che una volta era il suo fortino, mentre oggi è diventato terra di conquista.

Bellissima quando attacca, bruttissima quando difende, è chiaro che si tratta di una squadra senza equilibrio, dote in mancanza della quale non si va lontano. E’ quello il punto sul quale dovrà lavorare molto Zeman, che intanto incassa la seconda sconfitta stagionale tra le mura amiche, arrivata esattamente come la prima. Quella con il Bologna, contro il quale, come ieri, la sua squadra si era trovata avanti di due gol per poi farsi rimontare e perdere nel finale. A punirla è stato Di Natale, la vera bestia nera dei giallorossi, ai quali ha segnato 13 reti, di cui 5 all’Olimpico, comprese 2 doppiette. Un altro dato sconfortante, ma in linea con il rendimento storico delle squadre di Zeman, è quello relativo ai gol totali che sono stati segnati nelle 8 partite di campionato finora disputate dai giallorossi. Sono 33, di cui 17 segnati dalla Roma e 16 dai loro avversari. Tantissimi, per il divertimento degli spettatori neutrali. Troppi per le coronarie dei tifosi romanisti, che ogni volta che vedono le squadre avversarie avvicinarsi alla porta di Stekelenburg soffrono le pene dell’inferno.

Se non si fa filtro a centrocampo succede anche questo e Pjanic, ieri deludente, al momento non sembra essere uno dei più indispensabili, anche se dispiace dirlo, vista la sua classe indiscutibile. Tra le poche note positive della serata c’è la prima doppietta di Lamela in giallorosso, che l’ha già portato a 5 gol in questo campionato, ovvero 1 in più dei 4 che segnò in quello passato. Ma anche in attacco c’è qualcosa da aggiustare, viste le troppe occasioni fallite dallo stesso argentino e da Osvaldo.