(Il Romanista - C.Fotia) Roma brutta e sfortunata, un derby perso male, senza alibi. E’ vero che il campo da un certo momento in poi è diventato impraticabile, ma non è che la Roma può chiedere di giocare solo con il sole.
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Suicidio Roma
(Il Romanista – C.Fotia) Roma brutta e sfortunata, un derby perso male, senza alibi. E’ vero che il campo da un certo momento in poi è diventato impraticabile, ma non è che la Roma può chiedere di giocare solo con il sole.
Bisognerà pur imparare a giocare le partite anche quando il campo si fa pesante, o no? I demeriti della Roma superano i meriti della Lazio, intanto perché almeno due dei goal subiti sono avvenuti per errori dei difensori, il primo del portiere, il secondo di Piris. E poi perché l’errore di De Rossi che ha reagito con un pugno a una trattenuta di Mauri è imperdonabile: avevo pensato che DDR sarebbe stato protagonista del derby. Avevo ragione, ma pensavo che lo sarebbe stato in positivo e non così, lasciando in inferiorità numerica una squadra che, in undici contro undici, secondo me questa partita non l’avrebbe persa mai, ciò che è dimostrato dal fatto che la Roma ha sfiorato il pareggio all’ultimo minuto. Sono riflessioni amare, che vanno fatte. Ma non c’è da aprire alcun processo, né montare casi inesistenti (bastano e avanzano i problemi che realmente esistono).
La Roma prosegue con Zeman ed è giusto che sia così: questa squadra alterna prestazioni maiuscole con prove orribili, del collettivo e dei singoli. Ma non è da buttare perché ha un potenziale enorme e una posizione di classifica malgrado tutto vicino all’Europa. Chi la vuole buttare in caciara lo farà e chiederà la testa di Zeman, punizioni corporali per De Rossi, attribuirà a Pjanic un insulto verso l’allenatore che il calciatore ha detto di non aver mai formulato. Tutto ciò serve a far salire la febbre, non certo al bene della Roma. Siccome però i problemi ci sono, non si possono chiudere gli occhi. E’ evidente che il saldo tra goal segnati e goal subiti è negativo e, essendo l’attacco della Roma uno dei più prolifici del campionato, è la fase difensiva che non funziona e bisogna correre ai ripari, subito per come si può e poi nel mercato di gennaio.
Poi, secondo noi, non è possibile che nella Roma di Zeman non trovino posto calciatori come De Rossi e Pjanic. Il primo, al netto dell’assurdo fallo su Mauri, nella posizione di centrale davanti alla difesa dà più garanzie di Tachtsidis e il secondo ha un livello di classe infinitamente superiore sia a Florenzi che a Bradley ed è assurdo che sia utilizzato con il contagocce. Zeman è uno straordinario allenatore e un grande uomo. Ma non è una divinità e non si chiuda in una testardaggine fuori luogo. La società gli dà fiducia e noi pure. La ricambi facendo qualche scelta di buon senso.
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