(Il Romanista - C.Zucchelli) - Sono le 22.30 quando la speaker dello stadio Massimino annuncia l’inevitabile: «Partita sospesa a data da destinarsi».
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Sospesa: l’abbiamo sfangata
(Il Romanista – C.Zucchelli) – Sono le 22.30 quando la speaker dello stadio Massimino annuncia l’inevitabile: «Partita sospesa a data da destinarsi».
La decisione dell’arbitro Tagliavento, arrivata dopo 65 minuti di gioco (o presunto tale) sotto al diluvio di Catania arriva quando le due squadre sono sull’1-1: vantaggio siciliano con Legrottaglie al 24’ del primo tempo, pareggio della Roma quattro minuti più tardi con De Rossi. Ci hanno provato fino all’ultimo i giocatori, ma la bufera che si è abbattuta sul Massimino dalle otto e un quarto ha reso impossibile proseguire la partita. Come, giustamente, chiedeva soprattutto la Roma. E non solo perché, in quanto squadra più tecnica, era penalizzata da un campo impraticabile: la preoccupazione di Luis Enrique e dei dirigenti, già manifestata nell’intervallo, era quella relativa agli infortuni a cui i giocatori potevano andare incontro. Per questo, quando Tagliavento ha mandato tutti nello spogliatoio è stata una sorta di liberazione.[...]
Partono bene i giallorossi proprio con lo spagnolo che però viene fermato in area dai difensori del Catania e poi con Lamela che riceve da Rosi ma non riesce a dare forza al pallone che termina nella braccia di Campagnolo. I siciliani rispondono: Taddei passa all’indietro a Juan che complice il terreno bagnato scivola e sul pallone si avventa Almiron che passa in mezzo e costringe De Rossi a un provvidenziale intervento in angolo. La pioggia, nel frattempo, continua a cadere incessante e la fa da padrona penalizzando soprattutto il tasso tecnico della Roma. Roma che peraltro reclama anche un rigore dopo un fallo di Alvarez su Rosi. Gli errori in fase di appoggio sono evidenti da una parte e dall’altra e la Roma rischia di farne le spese al 23’ quando su tiro di Berghessio è Kjaer a immolarsi sulla linea. Il gol del Catania arriva un minuto più tardi quando Lodi batte una punizione sulla trequarti e Legrottaglie di testa anticipa tutti. Così come quattro minuti più tardi è De Rossi, su angolo di Totti, a saltare più in alto di tutti e a battere Campagnolo. Daniele festeggia togliendosi la maglia che poi sventola davanti a tutto il Massimino come fosse una bandiera: ammonito. Per lui si tratta del terzo gol stagionale dopo quelli contro Cagliari e Juve e della seconda rete a Catania.
Poco dopo è ancora Kjaer, in scivolata, a mandare in angolo un tiro a botta sicura di Barrientos: per il danese è il secondo intervento provvidenziale in un primo tempo dominato dal diluvio e in cui la Roma ha tenuto palla soffrendo però oltremisura le ripartenze dei siciliani dettate da un ottimo Almiron. Dopo l’intervallo non cambia nulla: stesse formazioni e stessa pioggia. Di diverso solo la maglia di Tagliavento, che da verde diventa nera.[...]
Il campo, in alcune zone, è impraticabile, il pallone fatica a rimbalzare, le pozze d’acqua sono ovunque e gli errori dei giocatori sono macroscopici. Luis Enrique, dopo 9’, fa il primo cambio: fuori De Rossi, ammonito, e dentro Gago. La partita continua ad essere spezzettata, giocare è quasi impossibile e allora il tecnico romanista cambia ancora togliendo Totti per mettere al suo posto Borini[...]
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