rassegna stampa roma

Sorpresa Gervinho, Ljajic gioca

(Il Romanista – V.Meta) Da qualche parte bisogna pur ricominciare.

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(Il Romanista - V.Meta) Da qualche parte bisogna pur ricominciare.

Il cammino della Roma, che a Torino non si è fermato ma ha solo rallentato, riprende questo pomeriggio all’Olimpico nell’idedita (almeno in gare ufficiali) sfida con il Sassuolo guidato dall’ex Di Francesco. Solo vincendo i giallorossi potrebbero mettersi a guardare Juve-Napoli di questa sera con la certezza di poter guadagnare punti sull’una, sull’altra o su entrambe le inseguitrici. La notizia che in pochi si aspettavano è che Gervinho, che mai in questa settimana aveva svolto l’intero allenamento con i compagni e ieri ha lavorato in gruppo solo nella prima parte della rifinitura, è stato regolarmente inserito nella lista dei convocati. Molto improbabile che possa trovare spazio nell’undici titolare, più verosimile pensare a un suo impiego a partita in corso, anche perché dopo tre settimane di stop, il fiato non può essere il massimo. «Se c’è un rischio, non lo convoco», aveva detto Garcia nella conferenza stampa della vigilia. Evidentemente un rischio non c’è, se dopo la rifinitura di ieri (lui ha lavorato a parte) lo staff medico ha dato il via libera alla convocazione.

Non ci sarà invece Totti, che sta continuando nel suo programma di recupero e ne avrà ancora per circa un mese. La cicatrizzazione del muscolo lesionato col Napoli del 18 ottobre è quasi completata, il dolore alla coscia destra praticamente scomparso, e l’obiettivo è quello di tornare tra i convocati di Garcia in occasione della sfida alla Fiorentina di Montella all’Olimpico in programma l’8 dicembre. Così, come succede ormai alla vigilia di ogni partita dopo l’infortunio di Gervinho e del Capitano, è sempre l’attacco il reparto dei dubbi. Nella rifinitura di ieri, Garcia ha provato Pjanic avanzato nel tridente accanto a Ljajic e Florenzi («contro squadre chiuse può aiutarci avere un centrocampista in più davanti che torni a darci una mano», le parole del tecnico), anche se finora quasi mai ha schierato in partita la formazione provata alla vigilia. Chi sembra destinato a una maglia da titolare è Adem Ljajic: il serbo viene dalle buone prestazioni contro Torino e Udinese e poi l’Olimpico gli porta fortuna, visto che vi ha segnato tutti e tre i gol fatti fin qui. Da capire, però, in quale ruolo: a destra, se fosse Borriello giocasse centravanti, "falso nueve" se invece Pjanic dovesse essere avanzato nel tridente.

Resta in piedi anche un’altra soluzione, quella che vede Miralem avanzato in attacco, non sull’esterno ma al centro. In settimana se n’è parlato molto, ma in realtà Garcia lo ha provato in allenamento solo per pochi minuti. Il dubbio sarà sciolto soltanto nella riunione tecnica di questa mattina, ma fra i due quello con le maggiori possibilità di iniziare la partita da falso centravanti sembra essere Ljajic, che bene aveva fatto in quella posizione quando il tecnico ce lo ha dirottato nella gara di domenica scorsa a Torino. Contro una difesa folta come quella di Di Francesco (a tre sulla carta, ma di fatto a cinque) non dare punti di riferimento potrebbe rivelarsi una strategia efficace, magari lasciando Borriello come carta da giocare a partita in corso. Ipotesi, le ultime due, che riporterebbero fra i titolari Micheal Bradley, insieme a De Rossi e Strootman. Tutto come sempre in difesa, dove mancherà lo squalificato (e acciaccato) Benatia, che sarà sostituito da Burdisso. Per il resto, spazio a Maicon e Balzaretti sugli esterni e a Castan al centro.

400 VOLTE SOLTANTO CON TE Sarà una giornata speciale per Daniele De Rossi, che contro il Sassuolo tocca quota 318 presenze in Serie A giocando la sua quattrocentesima partita da titolare fra campionato e Coppe, naturalmente tutte con la maglia della Roma. Quando giocò la prima, il 10 maggio 2003 contro il Torino, doveva ancora compiere vent’anni e come biglietto da visita per chi ancora non lo conosceva scelse un gran destro da fuori area che fece saltare sul seggiolino perfino il presidente Sensi. De Rossi celebrerà la ricorrenza da capitano, visto che per la terza partita di seguito la fascia ce l’avrà al braccio lui.