rassegna stampa roma

Serve la vera Roma. Non un miracolo

(Il Romanista – G.Dell’Artri) – Non sarà una quota altissima quella che varrà la Champions League quest’anno, potrebbero bastare 65 punti per arrivare terzi.

Redazione

(Il Romanista - G.Dell'Artri) - Non sarà una quota altissima quella che varrà la Champions League quest’anno, potrebbero bastare 65 punti per arrivare terzi.

Mancano otto partite, il posto se lo giocano quattro, forse cinque squadre: Roma, Udinese, Napoli, Inter e Lazio. In rigoroso ordine di simpatia (qualcuno potrebbe obiettare sul Napoli e l’Inter, tant’è: la discussione è aperta). Aritmeticamente la corsa va fatta sulla Lazio, per un motivo: è terza. Ha 51 punti. La squadra di Reja, Biava e dell’ex Capocchiano , come tutte le contendenti – si dice così – deve giocare quattro partite in casa e quattro fuori: il fattore campo, quindi, non spariglia niente. E’ una cosa. La Lazio giocherà la prossima partita col Napoli, poi andrà a Torino con la Juve, più in là a Udine e a Bergamo (non esattamente un campo amico) per chiudere il campionato allo specchio: contro l’Inter.[...]

La Roma – che già oggi ha una differenza reti migliore di loro (47-37 contro 44-37) ne ha 47 di punti, per superare la Lazio deve fare 18 punti su 24, non pochi, ma nemmeno troppissimi. Il calendario della squadra di Luis Enrique è simmetrico: le prossime tre partite si possono (si debbono) vincere, le ultime tre pure: rispettivamente a Lecce, con l’Udinese e la Fiorentina in casa, a Verona col Chievo e a Cesena e col Catania all’Olimpico: soprattutto l’ultimo filotto sembra possibile. In mezzo c’è l’impegno sulla carta proibitivo a Torino con la Juventus e il difficile scontro all’Olimpico col Napoli: già con un solo pareggio in queste sfide di mezzo, la Roma arriverebbe a fare 19 punti, cioè a 66 punti. Coppa dei Campioni oh oh oh. Ma queste sono considerazioni ancora difficili, proiezioni sulla carta che sono solo indicative, del terzo posto. Che sarebbe clamoroso, viste premesse e promesse della vigilia. Ci sono altri fattori che incoraggiano, che hanno pure più senso. La Lazio ha perso 3 delle ultime quattro partite, quattro delle ultime 6 (prendendo anche sveje tipo 5-1 a Palermo e 3-1 a Parma). Ha vinto col Cagliari per un colpo di... Diakitè e ha vinto il derby perché ha giocato 83’ in superiorità numerica. Non sembra esattamente in grande forma. Il calendario è il più difficile, le prossime due, Napoli qui e Juventus lì, le gioca senza l’unico vero giocatore che ha: Klose. Il Napoli sembra la squadra più forte e quindi quella favorita, però il Napoli deve venire a giocare due volte a Roma, una volta con quelli e l’altra con noi. [...]

La Roma ha vinto 14 partite, anche più dell’Udinese uscita per 13 volte coi tre punti dal campo. Ma è una cosa démodé per la squadra di Guidolin. Trend negativo è dire male e dire poco: nelle ultime 5 gare su 15 punti a disposizione ne ha presi tre, tre pareggi a Palermo, col Napoli e con l’Atalanta, oltre alle sconfitte di Siena e Novara. L’Udinese non vince da febbraio. Non è poco. Il calendario le permette di incontrare le due romane, anzi cioè, meglio, la Roma e la Lazio, oltre l’Inter. Che è un’incognita, perché non sta così sotto e può incontrare Udinese e Lazio, ma deve andare anche a Firenze e Parma e giocare il derby. Se Stramaccioni dovesse farcela, allora forse sì potrebbe essere considerato un allenatore. Di calcio. Poi c’è un altro dato: quello dei rigori dati e non dati. La Roma ne ha avuti appena 3 a favore (5 Lazio e Udinese, 7 Inter, 8 Napoli) e 6 contro[...]