(Il Romanista - D.Galli) Chi oggi non vorrebbe essere Cristian e Chanel? Chi non vorrebbe saltellare sugli spalti al saluto del papà campione, che dedica loro un gol della Roma?
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“Il giorno che aspettavo”
(Il Romanista – D.Galli) Chi oggi non vorrebbe essere Cristian e Chanel? Chi non vorrebbe saltellare sugli spalti al saluto del papà campione, che dedica loro un gol della Roma?
Il sogno di ogni bambino dovrebbe essere quello. Mica diventare astronauta, calciatore o pompiere. Ma figlio di Totti. Figlio di un Totti che ha segnato il gol numero 209 in Serie A, che ha celebrato il ritorno al gol alla sua maniera. Scanzonata, istrionica, romana e romanista. Proprio come lui. «Scusate il ritardo» sulla maglietta sotto la Maglia, quella con la mmaiuscola, è un esercizio di autoironia che solo un Grande tra i Grandi poteva compiere. Figlio di un Totti che adesso è a sette reti da Altafini e Meazza e a uno solo da Nordahl tra i cannonieri con la stessa squadra, che ha realizzato la sua quarantesima doppietta di una carriera immensa. Figlio di un Totti che non segnava da Roma- Samp del 22 maggio 2011. «È stata una liberazione. Ma ero consapevole che prima o poi sarei tornato al gol. Anche se l’importante è come giochiamo e prepariamo la partita». È ai figli, è a Cristian e a Chanel, che va il pensiero di papà Francesco. «La dedica? Non erano più abituati», commenta ridendo Totti a Roma Channel, «ci tenevo a partire bene con l’anno nuovo, sono contento che la squadra abbia vinto e abbia giocato una gran bella partita».
Ancora una volta, è stato impressionante il dato sul possesso palla. La Roma lo ha tenuto per 37’ e 14’’, il Chievo per 15’ e 04’’. Più del doppio. «Venivamo dalle vacanze - spiega il Capitano - avevamo finito bene e siamo riusciti a confermare quanto fatto prima». Doppietta sotto gli occhi dei figli. E di Pallotta. «Era una giornata che aspettavo da tanto, vincere con i miei gol non succedeva da un po’. Sono contento per me, per la squadra e per i tifosi». Quando gli viene fatto notare che la Roma è adesso a tre punti dalla Lazio, Francesco cerca di non guardare la siepe, che è poca cosa. Totti sbircia oltre. Mira l’infinito. «Dobbiamo pensare solo a noi stessi, continuando con questo atteggiamento possiamo scavalcare le squadre sopra di noi». È stata la prima partita senza Osvaldo.«Mi dispiace per questo infortunio, perché era al top della forma, era il nostro capocannoniere e uno che fa reparto da solo. Mi dispiace tantissimo, ma ha la forza e la volontà per tornare presto e noi lo aspettiamo a braccia aperte. Sulla mia posizione il mister mi dice di stare trequartista ma mi lascia anche libertà di muovermi». Per Totti, la svolta è avvenuta dopo Firenze. «Lì ci sono stati dei problemi col mister e a noi dispiaceva. Abbiamo fatto gruppo e dimostrato che noi teniamo all’allenatore come lui tiene a noi».
Non a caso, quando Totti esce per raccogliere l’ovazione dell’Olimpico, Luis Enrique corre verso di lui. Lo abbraccia. (...) Un rapporto che a tratti è stato a rischio-crac. Quando Francesco non conosceva ancora così a fondo Luis Enrique e Luis Enrique non sapeva chi fosse Totti per noi. E quanto fosse prezioso per la Roma. La sua Roma. Adesso c’è il Catania. C’è Montella. Vincenzino, per i romanisti. Un amico per Totti. E poi ci saranno anche il Cesena e il Bologna. Sulla carta, impegni non impossibili. Per il Capitano, «il filotto si può fare, ma saranno partite difficili perché ci sono squadre che quando incontrano noi danno il massimo. Dobbiamo avere la stessa voglia e riusciremo a mantenere questo atteggiamento». Sul suo sito, Totti commenta invece così il 2-0: «Sono molto contento di com’è andata oggi (ieri, ndr) contro il Chievo, abbiamo vinto grazie alle mie reti e non succedeva da un po’. Me lo sentivo che il gol sarebbe arrivato anche se bisogna ammettere che su rigore è più facile. La maglia con la scritta "Scusate il ritardo" l’avevo preparata in settimana, è indirizzata ai tifosi che non mi fanno mai mancare il loro affetto. Il secondo gol invece, festeggiato col ciuccio, era per i miei figli e mi sa che non erano più abituati a questa dedica». Continua il Capitano: «Abbiamo giocato bene, prima delle vacanze avevamo disputato ottime partite ed era fondamentale ripartire col piede giusto anche nel nuovo anno. Credo che un momento di svolta sia stato quello che ha seguito la sconfitta contro la Fiorentina: il gruppo si è unito maggiormente e si è stretto attorno all’allenatore, penso che questo stia portando i primi risultati. Adesso ci aspettano diverse partite difficili, ci sono squadre che contro di noi danno il massimo, noi dovremo mostrare la voglia e l’atteggiamento mostrati ultimamente».
BALDINI In estate, in un’intervista a Repubblica, aveva definito «pigro» Totti. Dopo essersi già ampiamente chiarito personalmente con Francesco, Franco Baldini chiude definitivamente la questione. «Forse - spiega il dg al Tg1 - c’è stato qualche sbaglio di comunicazione da parte mia all’inizio, ma io non ho mai avuto problemi con lui. Si trattava di un ritardo solo per il gol ma non per le prestazioni. È stato già presente all’appuntamento ».
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